Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della società Fly Mediterraneo di Lecce, che gestiva l’aeroporto privato di Lecce Lepore San Cataldo. Questa decisione è stata presa a causa della presenza di Raffaele Pezzella come vice presidente del consiglio di amministrazione e detentore della quota sociale di maggioranza. Pezzella è un imprenditore di Casal di Principe arrestato per due volte nel 2020 e nel 2021. La società Fly Mediterraneo ha tentato di evitare l’interdittiva antimafia presentando documentazione che attestava un tentativo di pulizia dell’impresa, ma le posizioni di Pezzella sono risultate troppo pesanti. La sua posizione nella società era quella di vicepresidente e possedeva la maggioranza delle quote. L’interdittiva antimafia ha portato alla revoca dell’autorizzazione dell’Enac all’impresa. Pezzella aveva iniziato a investire sull’aeroporto di Lecce nel 2004 e la società aveva un capitale sociale di due milioni di euro. Nonostante i tentativi di self cleaning e i cambiamenti nella gestione dell’impresa, il Consiglio di Stato ha confermato la decisione. Secondo la sentenza, le modifiche societarie, soprattutto se fatte poco dopo l’interdittiva antimafia, sono considerate uno strumento utilizzato dalle imprese per eludere la normativa antimafia.

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