In meno di un anno, le donne e gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di finanza hanno già salvato diverse persone in vari interventi nelle cinque province della Campania. Grazie alla loro professionalità, ai mezzi e alle attrezzature all’avanguardia e alle unità cinofile. Ieri, però, la Stazione delle Fiamme gialle di Sant’Angelo dei Lombardi è stata inaugurata ufficialmente. “E questo luogo non è casuale”, spiega il generale Vito Gianpaolo Augelli, comandante interregionale della Guardia di finanza per l’Italia meridionale. “La nostra presenza a Sant’Angelo è una scelta ponderata, sia per la posizione centrale che questa città ha nel sistema orografico della Campania, sia per dare un senso agli eventi tragici del 1980, per onorare la memoria dei caduti di quella tragedia”. E aggiunge prima del taglio del nastro: “Tutto è in continuità con quanto messo in campo dallo Stato dopo il terremoto. Questa stazione sarà un costante presidio sul fronte della legalità e della sicurezza, soprattutto in montagna”. Il presidio parte con la presenza delle autorità civili e militari irpine, a seguire ci si sposterà nello stadio comunale dove vengono simulate operazioni di salvataggio di feriti e ricerche di dispersi.

In mostra ci sono le tute, gli sci, gli elicotteri, i potentissimi droni per scovare un disperso in ogni situazione climatica, nelle zone più impervie della Campania. La stazione del Soccorso Alpino di Sant’Angelo sarà un polo per tutto il territorio regionale, ma sempre in ottica interforze, attraverso un coordinamento con la Prefettura, il sistema di Protezione civile, l’Esercito e i Vigili del fuoco in particolare. Gli spazi del reparto si trovano all’interno della caserma della Guardia di Finanza, in Via Fiamme Gialle. “Un momento emozionante e di valore per la nostra comunità”, dice il sindaco Rosanna Repole. “Anche un riconoscimento rispetto a quella che è stata la nostra storia. La Finanza è stata presente la notte del 23 novembre del 1980 con un sacrificio personale, la morte dell’appuntato Edoardo Della Sala. C’è un legame profondo tra il paese e la Finanza, legame che si è rafforzato quando abbiamo dato la cittadinanza onoraria alle Fiamme gialle e quando abbiamo dato il nome alla strada. La presenza del Soccorso alpino assume un’importanza primaria perché noi abbiamo bisogno di un sistema di protezione civile in grado di intervenire in ogni situazione”. E sono diversi i compiti del nuovo reparto, che opererà anche nella tutela ambientale e naturalmente in caso di eventi calamitosi. Lo sottolinea il comandante provinciale delle Fiamme gialle, colonnello Salvatore Minale, che cita anche le cifre quantitative e qualitative dell’azione del Soccorso alpino negli ultimi mesi. Decine di interventi in tutto il territorio regionale, il soccorso a cinque persone ferite, a circa quaranta dispersi. Importante l’operazione che portò al soccorso di ventisei scout nel territorio di Montella, stremati dalla fatica e rimasti senza acqua e cibo. Con Minale c’è il Brigadiere Nicola Nerino, comandante di Stazione, che rimarca l’importanza del reparto. Accanto a quest’ultimo c’è il tecnico di soccorso alpino, finanziere Marco Galasso. E poi c’è anche lui, il cane Jaque, con il conduttore dell’unità cinofila Antonello Di Rubbo. Insomma, dall’Alta Irpinia una squadra formata al servizio dei cittadini e in costante contatto con i soggetti che operano in montagna e nelle zone impervie, come il Club Alpino Italiano.

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