Parla a Ottopagine Giuseppe Romano il legale di fiducia del medico indagato

La prima rivelazione alla stampa dal pronto soccorso dell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino grazie all’avvocato Giuseppe Romano….

Ariano Irpino. Il suo nome e cognome è finito anche su alcune testate internazionali come pure lo stesso pronto soccorso dell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino i cui sanitari sono stati trattati come macellai. Stiamo parlando del medico finito sotto inchiesta dopo la tragica morte di Gerardina Corsano. L’Asl resta silenziosa sulla vicenda non pronunciando una sola parola, attraverso il direttore generale Mario Ferrante da noi più volte contattato senza ottenere mai risposta. Una linea di prudenza adottata sin dal primo giorno. Ma qualcuno dovrà pure affermare qualcosa nel tutelare anche l’immagine di un uomo, il medico in questione, attualmente in servizio la cui fiducia e solidarietà dei suoi colleghi e di tutto il personale del pronto soccorso a partire dal direttore Silvio D’Agostino non è mai cessata sin dal primo momento di questa triste e delicata vicenda che non trova ancora un punto di svolta.

“Il nome del medico poteva e doveva essere evitato – afferma il suo legale di fiducia Giuseppe Romano di Grottaminarda che ringraziamo come sempre per la sua cordiale e squisita disponibilità – nel mentre aspettiamo il compimento di tutte le indagini, le analisi che l’autorità giudiziaria ha disposto, il collegio dei consulenti tecnici, il medico legale, vorranno svolgere, non dubitando nella massima puntualità e del lavoro che verrà offerto, siamo sereni per aver osservato tutte le prescrizioni e le norme dei protocolli medici che impongono l’assistenza sanitaria ospedaliera.”

Romano chiarisce nei dettagli la vicenda

Non abbiamo derogato alcun passaggio. C’è stata una sola occasione nella quale il mio cliente ha visitato la paziente, non due, non tre come erroneamente detto. Una sola volta. Nell’occasione sono stati effettuati tutti gli accertamenti di routine. I risultati non esprimevano alcuna ragione di preoccupazione. Non vi era nulla che si discostasse dalla normalità. Siamo sereni di aver adempito al nostro dovere, ai nostri compiti. Non temiamo alcun giudizio. Siamo tutti al di sotto di ogni sospetto. Ma tra il sospetto e poi le espressioni poco opportune ce ne corre.”

Come sta vivendo il medico questo dramma

“Ci dispiace di come sono stati espressi una serie di concetti da parte di alcuni giornali. E lo stesso fatto che è stato pubblicato il nome, fino a porre il medico in una situazione di serio imbarazzo. Questa è una condizione che lo mortifica al pari del dispiacere che egli prova non per un insuccesso personale ma per un fatto della vita che ha riguardato una signora. Non c’è insuccesso personale, almeno non lo è come per tutti i medici che non riescono a fare i miracoli. Continua a lavorare. Turbato, mortificato, dispiaciuto, stressato per questa vicenda e per i toni grotteschi che ha assunto nei suoi confronti, però forte della sua serenità, professionalità, limpidezza.”

Il legale conferma: “Siamo fiduciosi”

“Non abbiamo timori di nulla. Noi siamo stati sempre pronti a qualsiasi giudizio, lo si svolgesse sulla scorta di dati oggettivi e non di mere supposizioni. Sulla scorta dei dati siamo pronti a confrontarci e chiedere di avere valutata la puntalità del nostro comportamento.”

Articolo precedenteManifestazione a Napoli per la pace in Palestina
Articolo successivoTragico incidente stradale a Santa Maria la Carità: un giovane vigilante perde la vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui