I furbetti dello scontrino, ovvero coloro che evadono il pagamento delle tasse attraverso l’omissione dello scontrino fiscale, sono stati beccati anche al Tribunale di Napoli. Dopo i servizi di Jimmy Ghione su un bar dell’Agenzia delle Entrate a Roma e il Tribunale Civile della stessa città che non rilasciavano ricevute fiscali, è stata la volta del Palazzo di Giustizia di Napoli.
Nel servizio in onda stasera a Striscia la notizia, Luca Abete ha scoperto che ci sono addetti alle fotocopie all’interno del Tribunale che incassano i soldi senza emettere lo scontrino. Tuttavia, quando l’inviato ha cercato di fare luce sulla situazione, è stato aggredito verbalmente e allontanato dai dipendenti del Tribunale.
Uno dei presenti ha affermato: “Noi siamo soggetti alla legge, a differenza tua che vieni qui a fare bordello”. Quando Abete ha chiesto se fosse giusto non emettere scontrini, l’uomo ha risposto con indifferenza: “Che te ne importa? Quale è il problema?”. Un altro ha aggiunto: “Questa non è cosa tua, vattene. Deve uscire! Se ne vada! Sta entrando in un posto privato dove non può entrare”.
Il servizio completo sarà trasmesso stasera a Striscia la notizia. Questo ennesimo episodio di evasione fiscale dimostra quanto sia diffusa e radicata questa pratica, che danneggia l’economia del nostro Paese. È fondamentale che le autorità competenti intervengano per porre fine a questa situazione, punendo gli evasori e sensibilizzando la popolazione sull’importanza del rispetto delle regole fiscali.
Inoltre, è necessario che i cittadini siano consapevoli delle conseguenze di queste azioni illegali, che comportano un danno per tutti. Non solo si evita di pagare le tasse, ma si danneggia anche l’erario pubblico, che ha bisogno di risorse per sostenere i servizi essenziali per la collettività.
È importante che ognuno faccia la propria parte per contrastare l’evasione fiscale, denunciando i casi di mancata emissione dello scontrino e diffondendo la consapevolezza sul tema. Solo così potremo garantire un sistema fiscale equo e giusto, in cui tutti contribuiscono in maniera adeguata al benessere della comunità.