Il Sindaco di Scafati, Angelo Pasqualino Aliberti, ha commentato la notizia della morte di un uomo di 60 anni avvenuta ieri mattina all’ospedale “Mauro Scarlato” a causa di un arresto cardiaco. I familiari avevano inizialmente cercato di contattare il 118 per chiedere soccorso. Questo fatto ricorda la tragica morte di una donna di 59 anni avvenuta lo scorso 18 ottobre, che è deceduta vicino all’ingresso dell’ospedale senza riuscire ad accedervi per chiedere aiuto. Due vicende simili che portano il Sindaco a ribadire la necessità di interventi tempestivi per garantire il diritto alle cure e alla salute dei cittadini di Scafati.
“Il decesso del sessantenne scafatese avvenuto ieri mattina – ha dichiarato il Sindaco Angelo Pasqualino Aliberti – ci convince sempre di più della necessità di ripristinare immediatamente il pronto soccorso presso il Mauro Scarlato e, quanto prima, riaprire l’ospedale che serve non solo Scafati, ma anche un territorio molto più ampio con oltre 50.000 abitanti. Anche se questa volta il paziente è stato soccorso immediatamente una volta arrivato in ospedale, già in arresto cardiaco, anche in assenza del punto di primo intervento, grazie all’efficienza del personale medico e paramedico in servizio.
Purtroppo l’attesa lunga e inutile dell’arrivo dell’ambulanza del 118 ha fatto perdere tempo prezioso al povero sessantenne, probabilmente vittima di un attacco cardiaco. Avevamo già ordinato, con un’ordinanza firmata da me il 25 ottobre, il ripristino del pronto soccorso e del punto di primo intervento, oltre al servizio di ambulanza con personale medico esperto in emergenza. Avevo invitato il direttore generale dell’ASL Salerno Gennaro Sosto e la Regione Campania, per quanto di loro competenza, a rivedere l’attuale organizzazione aziendale al fine di ripristinare i servizi per l’emergenza sanitaria nel territorio di Scafati e per chiunque abbia bisogno di cure salvavita.
Il sessantenne deceduto ieri ha cercato invano di arrivare al pronto soccorso, perché l’ambulanza tardava ad arrivare. Rispetto alle ultime notizie, come il bando per l’assunzione dei sei medici da assegnare al ‘Mauro Scarlato’ per l’apertura del pronto soccorso base, che non è ancora stato pubblicato nonostante ci sia stato assicurato il trasferimento in Regione durante la riunione del 31 ottobre scorso, l’assunzione dei due radiologi per coprire il reparto, il bando di concorso per il fisiatra come già previsto per l’ospedale di Scafati, che prevede 50 posti letto per la riabilitazione, il blocco dei ricoveri oltre i 24 posti letto imposto un anno fa a seguito dell’incendio del reparto farmacia, la chiusura ancora oggi del laboratorio di analisi e il mancato potenziamento del servizio 118 a Scafati, mi chiedo come sia possibile ricostruire un pronto soccorso base se non abbiamo nemmeno i medici del 118.
Lo dimostrano le auto mediche che dovrebbero supportare le ambulanze che abbiamo accettato di ospitare presso la struttura di Scafati Solidale non appena sarà possibile. È tutto uno scherzo? Ribadisco quanto già detto in precedenza. Non arretrerò di un passo nella battaglia per la riapertura del Mauro Scarlato, che deve essere garantito per tutelare il diritto alla salute non solo della mia comunità, ma di tutto l’area territoriale servita dall’ospedale di Scafati”.