La Squadra mobile di Avellino ha acquisito i telefoni cellulari dei familiari di Angelo Meninno, marito di Gerardina Corsano, per fare luce sulle circostanze della morte della donna. L’inchiesta, guidata dal sostituto procuratore di Benevento, Marilia Capitanio, si sta concentrando sull’ipotesi di omicidio colposo, con la possibilità di un avvelenamento. Tuttavia, è ancora da determinare se l’evento sia stato accidentale o intenzionale, motivo per cui è necessario approfondire ogni aspetto. L’avvocato Gerardo Giorgione, rappresentante legale dei parenti della vittima, ha segnalato alcune circostanze che dovranno essere prese in considerazione durante l’indagine.
I medici legali responsabili dell’autopsia, il dottor Carmen Sementa, il professor Alessandro Santurro dell’Università di Salerno e il dottor Sebastiano Leone, direttore di Malattie infettive al Moscati di Avellino, supporteranno il lavoro investigativo con le loro conclusioni. La dottoressa Monica Fonzo e la tossicologa Maria Pieri saranno coinvolte per analizzare le parti lesionate, mentre per Angelo Meninno interverranno il professor Pietrantonio Ricci e il dottor Gennaro Beneduce, assistiti dagli avvocati Giovani Pratola e Fabio De Donato.
Per quanto riguarda i tre indagati, i proprietari della pizzeria frequentata dalla coppia e un medico dell’ospedale di Ariano Irpino, difesi rispettivamente dagli avvocati Guerino Gazzella e Giuseppe Romano, la scelta del medico legale Oto Macchione e del dottor Angelo Meninno sarà fondamentale per l’evoluzione dell’inchiesta. Si spera che l’indagine possa fare luce sulle cause della morte di Gerardina Corsano e portare alla giustizia coloro che ne sono responsabili.