Francesco Plumitallo, un giovane di 29 anni, rimarrà in carcere per il momento, dopo aver ucciso sua madre, Patrizia Vella Lombardi, di 54 anni, strangolandola nella loro casa a Capodrise. La decisione è stata presa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandra Grammatica, che ha convalidato l’arresto e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tuttavia, il giudice ha anche accettato la richiesta presentata dagli avvocati difensori del giovane, Raffaele e Gaetano Crisileo, di disporre una perizia psichiatrica sul ragazzo tramite l’incidente probatorio, un mezzo che consente di consolidare la prova già durante le indagini preliminari. L’esame specialistico, per il quale è stato nominato il professor Raffaele Sperandeo, consulente di parte incaricato dai legali del giovane psichiatra Giovanni D’Angelo, che lo aveva già curato in passato, dovrà stabilire se Plumitallo, che è in cura presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Caserta da un po’ di tempo, ha la capacità di intendere e volere e di essere giudicato. L’incarico per lo svolgimento dell’incidente probatorio sarà conferito il prossimo 23 novembre. Plumitallo ha confessato il delitto, sia poco dopo averlo commesso negli uffici del Commissariato della Polizia di Stato a Marcianise – martedì mattina è stato lui stesso a chiamare il 113 per riferire ciò che aveva fatto – sia ieri mattina, quando è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari per la convalida dell’arresto: in entrambe le occasioni, il giovane di 29 anni ha affermato di aver strangolato sua madre mentre questa stava preparando la colazione di spalle, poiché era colto da un raptus e da uno stato confusionale dovuto al fatto di non aver preso i farmaci prescritti dal medico del Dipartimento di Salute Mentale che lo sta seguendo. Nel frattempo, oggi si terrà l’autopsia sul corpo di Patrizia Vella Lombardi, e successivamente potranno essere organizzati i funerali.