Risultati delle analisi: nessuna traccia di botulino

Sono stati depositati i risultati delle analisi eseguite presso l’Istituto Superiore della Sanità di Roma riguardo al caso della presunta intossicazione da botulino che ha portato alla morte di Gerardina Corsano. Le indagini condotte sugli alimenti sequestrati nella casa di Angelo Meninno e nella pizzeria Oasi hanno dato esito negativo anche nei laboratori dell’Istituto Superiore della Sanità. Questo conferma quanto già emerso dagli accertamenti effettuati sull’uomo presso l’ospedale Cotugno di Napoli, che avevano escluso la presenza di tossine botuliniche. L’ipotesi iniziale di intossicazione da botulino viene quindi definitivamente accantonata.

Tuttavia, le indagini condotte dal pubblico ministero della Procura di Benevento, Maria Amalia Capitanio, proseguono. Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire con certezza cosa abbia determinato la morte di Gerardina e il malessere del marito. Bisognerà capire se gli alimenti consumati dalla coppia siano stati contaminati e con cosa. Non è escluso che siano necessari ulteriori accertamenti per seguire altre piste investigative. L’ipotesi alternativa che si fa strada è quella di un avvelenamento o una “tossinfezione” causata dalla manipolazione di sostanze chimiche utilizzate per la conservazione dei prodotti destinati all’agricoltura, che la coppia commercializzava nell’azienda di Gerardina Corsano.

La relazione finale degli esperti sarà depositata tra 90 giorni, nel frattempo il pubblico ministero ha disposto il sequestro del cellulare di Angelo Meninno e di alcuni suoi familiari. L’inchiesta potrebbe quindi approdare a nuovi spunti investigativi nei prossimi giorni. Al momento, i titolari della pizzeria Oasi di Ariano Irpino, Pina Scaperrotta e Luigi Tranuccio, restano indagati con l’accusa di omicidio colposo, nonostante l’attività sia stata dissequestrata e riaperta al pubblico lo scorso fine settimana. È ancora indagato anche il medico dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino, Gaetano Lisella, con le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose in ambito sanitario.

La pista di un avvelenamento prende sempre più corpo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Gerardina Corsano e suo marito si sono recati due volte al Pronto Soccorso dopo aver cenato nel locale, lamentando dolori addominali, vomito e mal di testa, ma sono stati mandati a casa senza particolari criticità. Il 31 ottobre la donna è deceduta nell’ospedale di Ariano Irpino, mentre il marito è stato trasferito al Cotugno di Napoli. I familiari della vittima chiedono che sia fatta piena luce su questa triste vicenda. Gli avvocati dei titolari dell’attività ricettiva di Ariano Irpino ribadiscono che le cause del decesso di Gerardina Corsano devono essere ricercate altrove e che i prodotti serviti nella loro attività sono di qualità.

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