Un’ipotesi sta prendendo sempre più piede nel caso dell’omicidio di Mario Palma, l’81enne ucciso a Fuorigrotta: sembra che la vittima conoscesse il suo assassino. Nonostante questa supposizione, le indagini dei carabinieri, sotto la guida della Procura, procedono in tutte le direzioni senza escludere alcuna pista.
La porta d’ingresso dell’abitazione non è stata forzata e non manca nulla all’interno: questo fa pensare che l’assassino avesse una certa confidenza con la vittima. Il fratello di Mario ha trovato il corpo dell’anziano immerso in un lago di sangue, dopo essere stato avvisato da una vicina di casa che ha notato una traccia di liquido ematico uscire dalla porta.
I militari, coordinati dal sostituto procuratore Antonella Lauri e dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, stanno investigando da ieri per fare luce sulla vicenda. Sono stati ascoltati familiari e conoscenti e al momento si sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Mario Palma viene descritto come una persona rispettabile e, almeno per ora, non sono emersi elementi nel suo passato che possano essere collegati all’omicidio così brutale. La salma sarà sottoposta ad autopsia per determinare con precisione il numero di coltellate inflitte (al viso, al collo e all’addome). Inoltre, il fascicolo presto passerà ai magistrati della sezione Sicurezza Urbana, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Amato.