Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha rilasciato una nota per chiarire le polemiche riguardanti la sua fermata straordinaria a Ciampino. Secondo il ministro, il treno su cui si trovava aveva 100 minuti di ritardo e diverse soste lunghe. Lollobrigida ha chiesto se fosse possibile scendere in una di queste soste, ma le porte non potevano essere aperte in assenza di passaggi per attraversare i binari. Il treno si è poi fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile per tutti, come annunciato a bordo. Il ministro ha quindi proseguito il suo viaggio con l’auto di servizio, assegnatagli per legge e necessaria per motivi di sicurezza pubblica.
Trenitalia ha successivamente confermato che la fermata a Ciampino non ha comportato ritardi aggiuntivi per i viaggiatori, né ha avuto ripercussioni sulla circolazione o costi aggiuntivi per l’azienda. La fermata è avvenuta poco dopo Roma Termini, a causa di quanto stava accadendo sulla linea e della deviazione via Cassino, che era stata decisa anche in vista della fermata prevista a Napoli Afragola. Dopo la ripartenza, è stata disposta la fermata a Ciampino per permettere alle istituzioni presenti a bordo di affrontare i propri impegni istituzionali.
Il ministro Lollobrigida ha anche sottolineato di aver trascorso la giornata con gli studenti degli istituti agrari, discutendo del loro futuro e dell’amore per il territorio trasmesso dai loro docenti. Ha citato l’incontro avvenuto a Caivano presso l’istituto Morani, dove molti studenti stanno cercando di riscattare un territorio noto per l’assenza dello Stato e la presenza di episodi criminali. Grazie all’intervento dello Stato, delle forze dell’ordine e dei cittadini onesti, un parco pubblico è stato restituito alla città, liberandolo dal degrado.
In conclusione, il ministro Lollobrigida ha voluto chiarire che la sua fermata a Ciampino è stata una necessità dovuta al ritardo del treno e che non ha comportato alcun danno o disagio per gli altri passeggeri. Trenitalia ha confermato che la fermata non ha causato ritardi aggiuntivi e che è stata effettuata per motivi istituzionali.