Il tribunale di Palermo ha emesso due decreti di sequestro per un valore totale di 43 milioni di euro nei confronti di due imprenditori, Salvatore Rubino e Christian Tortora, accusati di essere i referenti di un gruppo societario legato alle famiglie mafiose di Palermo. Questi imprenditori sono stati arrestati nell’ambito dell’operazione All In insieme al boss Francesco Paolo Maniscalco. L’indagine ha evidenziato il tentativo di infiltrazione di Cosa Nostra nel settore dei giochi e delle scommesse, con l’acquisizione di numerose licenze statali grazie ai legami con la mafia. Secondo le indagini, queste imprese avrebbero gestito volumi di gioco per circa 100 milioni di euro. Nel giugno del 2020 sono state eseguite 25 misure cautelari nei confronti di indagati per associazione di stampo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e esercizio abusivo dell’attività di giochi e scommesse. I due imprenditori colpiti dal sequestro sono stati condannati nel febbraio del 2022 e la sentenza è stata confermata dalla corte d’appello a luglio del 2023. Il tribunale ha sequestrato tre immobili, quote di capitale e compendi aziendali di 11 società, nonché 45 rapporti finanziari per un valore totale di circa 43 milioni di euro.

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