Tre donne hanno raccontato le violenze subite e la paura che le ha accompagnate per un anno in una caserma. La storia si è svolta a Cercola, in provincia di Napoli. La madre e le figlie stavano cenando dalla cognata quando sono state raggiunte da un uomo visibilmente ubriaco, che si è offerto di riportarle a casa. Le donne si sono accorte della sua condizione e gli hanno chiesto se fosse in grado di guidare. Lui le ha spinte nell’auto e ha chiuso le porte. La cognata ha assistito alla scena e ha chiamato il 112 per dare l’allarme. Il ritorno a casa è stato difficile, con manovre pericolose da parte dell’uomo nel tentativo di uccidere tutta la famiglia. La centrale operativa del 112 ha attivato le ricerche e un operatore ha contattato la vittima fingendo di essere dipendente di una pizzeria. La donna ha capito la situazione e ha fornito le indicazioni necessarie in modo discreto. Un carabiniere in centrale ha raccolto queste informazioni per inviare una pattuglia sul posto. L’auto del 47enne è stata individuata e bloccata, le tre donne sono scese dall’auto e si sono date alla fuga, inseguite dall’uomo nel tentativo di aggredire la moglie e le figlie, sotto gli occhi dei militari. L’uomo è stato fermato, non senza difficoltà, grazie all’aiuto del personale sanitario del 118. È stato portato prima all’ospedale del Mare e poi al carcere di Poggioreale. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia aggravati.

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