Abusivismo edilizio e commerciale: due operazioni a Castellammare
Da quasi vent’anni era stata emessa un’ordinanza di demolizione che solo ieri è stata finalmente eseguita. Dopo l’abbattimento di una villa abusiva vicino al sito archeologico di Villa Arianna nei giorni scorsi, è arrivato un nuovo intervento di “pulizia urbanistica” nel territorio di Castellammare. Un capannone abusivo situato nella periferia est della città è stato demolito 17 anni dopo l’ordinanza di demolizione del 2006. Le ruspe sono entrate in azione per eseguire un ordine di abbattimento emesso dal tribunale di Torre Annunziata. In particolare, è stato demolito un capannone industriale in ferro di circa 450 mq, all’interno del quale era presente un locale in muratura anch’esso abusivo, adibito a servizi igienici. L’area in cui era situato l’edificio, via traversa dell’Orto, è considerata zona inedificabile di rispetto, in cui è vietata sia la nuova costruzione sia l’ampliamento delle costruzioni esistenti. Qualsiasi intervento edilizio, sia privato che pubblico, è soggetto al parere preventivo della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Pompei. La demolizione dell’edificio abusivo è avvenuta in regime di autodemolizione, senza alcun costo per il Comune e la Cassa Depositi e Prestiti. La lotta all’abusivismo ha fatto un passo avanti anche nel centro cittadino, dove il Nucleo Polizia Amministrativa Sezione Commerciale, diretto dal Comandante Antonio Vecchione e coordinato dal Tenente Donato Palmieri, ha effettuato un intervento di Polizia Amministrativa in Via Michele Esposito. Qui, un operatore commerciale senza licenza regolare si era appropriato da tempo del suolo pubblico per scopi commerciali, vendendo frutta e verdura di dubbia provenienza e tracciabilità. Lo stesso individuo, durante il controllo di polizia, si è reso colpevole di diversi reati, tra cui resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, e ha rifiutato di fornire le proprie generalità. È stato quindi condotto negli uffici del comando e il Pubblico Ministero è stato avvisato. Per questo individuo, G.A. Stabiese, nato nel 1971 e pluripregiudicato, è scattata una denuncia a piede libero e una sanzione amministrativa di 5.000 euro per violazione della legge regionale sul commercio. Le merci, del valore commerciale di circa 500 euro, sono state sequestrate e donate a una parrocchia locale che gestisce una mensa per i bisognosi. L’intervento della polizia era stato richiesto dai diversi commercianti regolari della zona che lamentavano la concorrenza sleale di questo individuo.