150 lavoratori dei due ipermercati Ipercoop e Auchan, situati ad Afragola e Nola, stanno vivendo una situazione drammatica a causa dell’abbandono da parte delle grandi aziende commerciali italiane e straniere. Dal 2022, questi due storici marchi della grande distribuzione sono stati chiusi e i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione a zero ore. Recentemente, è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo, proprio in vista delle festività natalizie.

La cassa integrazione per i 150 lavoratori scadrà definitivamente a gennaio e la società Gdm, con uffici a Casalnuovo e sede legale a Milano, ha annunciato ai sindacati che sarà costretta a licenziare tutti i lavoratori in cassa integrazione a causa delle impossibilità di reintegrare un così grande numero di persone. Finora, la Gdm è riuscita a salvaguardare solo 60 dipendenti, distribuendoli nei nuovi punti vendita a insegna “Sole 365” a Volla, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia.

Questa situazione è dovuta al fallimento del progetto di rilancio dell’azienda, che aveva l’obiettivo di espandersi utilizzando gli impianti lasciati da Auchan e Ipercoop nella provincia di Napoli. Tuttavia, la collaborazione con Coop Alleanza 3.0 è stata interrotta, costringendo la Gdm a gestire da sola quattro ipermercati e tre supermercati. La situazione è stata leggermente alleviata nel 2022 con il passaggio degli Ipercoop di Quarto e Giugliano all’azienda “Sole 365”, ma nessuna azienda ha voluto rilevare gli ipermercati di Afragola e Nola, causando una crisi occupazionale senza soluzioni.

A breve, 150 persone potrebbero perdere il lavoro senza prospettive di ricollocazione, dopo aver percepito meno di 400 euro al mese di cassa integrazione. La Gdm ha spiegato che questa decisione è dovuta a una situazione di squilibrio economico e patrimoniale causata da fattori esterni e aggravata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Oggi i sindacati e le delegazioni dei lavoratori terranno un coordinamento nella sede della Filcams di Napoli per affrontare questa difficile situazione. È necessario trovare soluzioni concrete per supportare i dipendenti e cercare alternative occupazionali per garantire loro un futuro dignitoso. La situazione dei lavoratori dei due ipermercati è un esempio della precarietà e dell’incertezza che molti lavoratori italiani stanno affrontando a causa della crisi economica e della mancanza di investimenti nel settore commerciale. È importante che le istituzioni e le aziende si impegnino per creare nuove opportunità di lavoro e sostenere le persone che si trovano in situazioni simili.

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