La Corte di Appello di Napoli ha confermato la sentenza di condanna nei confronti di Fincantieri S.p.A. e Sait Spa al risarcimento del danno per il decesso dell’operaio Angelo T. avvenuto il 5 marzo 2016 a causa di un mesotelioma da esposizione alle fibre di amianto. La vittima, Angelo, originario e residente a Castellammare di Stabia, ha lavorato per l’azienda Sait dal 1963 al 1995, fornendo manodopera alla Fincantieri. Durante il suo impiego, ha svolto diverse mansioni, tra cui manovale, pittore e coibentatore, sempre a diretto contatto con le polveri di amianto.

La conferma dell’esposizione all’amianto è stata data dal dottor Roberto Ficuciello, specialista in medicina legale e delle assicurazioni, che ha riconosciuto il legame causale tra la malattia riscontrata e il lavoro svolto dall’ex dipendente. Secondo la decisione della Corte, l’ambiente di lavoro in cui Angelo operava era chiuso, all’interno dell’unità navale, privo di aspiratori per le polveri e senza ricambio di aria. Le attività svolte determinavano la dispersione di polveri e fibre di amianto nell’aria, soprattutto nelle sale macchine dove trascorreva gran parte della giornata lavorativa insieme ad altri colleghi.

Questa sentenza apre le porte al risarcimento dei danni per tutte le altre vittime nel cantiere navale di Castellammare, soprattutto per quanto riguarda la congruità del risarcimento per l’esposizione professionale all’amianto. Lo ha affermato l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha sottolineato l’importanza di questa decisione per tutte le persone che hanno subito danni a causa dell’amianto.

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha istituito un servizio di assistenza sanitaria e legale per coloro che hanno ricevuto la diagnosi di mesotelioma. È possibile contattare il servizio tramite il sito web https://mesotelioma-pleurico.it/mesotelioma-tipologie-aspettative-di-vita-e-cura/ o chiamando il numero verde 800 034 294.

Questa sentenza rappresenta una vittoria per la famiglia di Angelo e per tutte le altre vittime di amianto. È un importante passo avanti nella lotta contro questa pericolosa sostanza e nella tutela dei lavoratori esposti a rischi professionali. È fondamentale che vengano prese misure sempre più rigorose per prevenire l’esposizione all’amianto e garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.

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