CAS - (intranet) Mondragone dall'alto con vista del patrimonio abitativo e del mare e palazzi Cirio

Una scoperta scioccante è avvenuta a Mondragone, in via Razzino, dove è stato trovato il cadavere di una donna di 77 anni all’interno di un baule sigillato con del nastro adesivo. È stato il figlio della donna a fare questa macabra scoperta nella camera da letto della madre. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, appartiene a Concetta Infante, una pensionata di 77 anni.

Quando l’uomo si è recato nell’abitazione insieme alla figlia, sono stati chiamati i carabinieri della compagnia di Mondragone. Si ipotizza che il corpo sia stato sigillato nel baule circa un mese e mezzo fa. L’abitazione era invasa da un cattivo odore e la procura di Santa Maria Capua Vetere sta indagando per ricostruire il puzzle di indizi che potrebbero portare alla scoperta del motivo dell’occultamento del cadavere.

La figlia della donna è stata interrogata per ore dai militari, ma al momento non sono state rilasciate informazioni sulla vicenda. Si sta cercando di capire se la donna sia stata uccisa o sia morta per cause naturali. Il cadavere è stato trasferito nel reparto di Medicina legale dell’ospedale di Caserta. Al momento, il reato ipotizzato è occultamento di cadavere e gli inquirenti hanno sequestrato l’immobile.

Nell’abitazione potrebbero esserci elementi e documenti utili per risolvere il mistero. Non si esclude nessuna pista, nemmeno quella che si sia voluto occultare il cadavere per non perdere benefici economici legati alla sua esistenza in vita. Gli investigatori, entrando nell’appartamento, si sono trovati davanti a una scena terribile.

Questo caso ricorda un episodio simile avvenuto in Sicilia, dove un assicuratore campano è stato condannato a 30 anni di reclusione per avere ucciso la sua padrona di casa e aver gettato il suo corpo sull’Etna dentro una valigia. La donna sarebbe stata strangolata per un debito di 50mila euro. Un altro caso noto è quello di Andrea Rea, conosciuto come il “mostro di Posillipo”, che è stato condannato a dieci anni di ospedale psichiatrico per aver ucciso una donna e aver fatto a pezzi il suo cadavere, trovato in una valigia vicino alla spiaggia di Marechiaro, una delle zone più belle del Golfo di Napoli.

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