L’uomo è stato arrestato e accusato di atti persecutori e incendio doloso. La vittima ha raccontato di come l’ex marito non abbia mai accettato la separazione avvenuta nel 2005 e abbia sempre rivendicato la proprietà della casa coniugale, non accettando che lei continuasse a viverci. Negli ultimi tempi, l’uomo è diventato sempre più aggressivo, perseguitando la donna e rendendole la vita impossibile. L’incendio doloso del portone di casa è solo l’ultimo atto violento compiuto dal 65enne, che ora si trova in carcere. Durante la perquisizione nella sua camera da letto, i carabinieri hanno trovato un coltello con una lama di 20 centimetri, che è stato sequestrato come prova. Questo episodio mette in luce la gravità del fenomeno dei femminicidi e della violenza domestica, che purtroppo sono ancora troppo diffusi nella nostra società. È fondamentale che le vittime di tali violenze trovino il coraggio di denunciare e che le autorità siano pronte ad intervenire tempestivamente per proteggere le persone a rischio. È inoltre necessario che vengano implementate politiche di prevenzione e sensibilizzazione, affinché si possa combattere efficacemente questo fenomeno e garantire una maggiore sicurezza alle donne.