Truffa al sistema sanitario nazionale: 17 misure cautelari eseguite questa mattina nell’ambito di un’inchiesta della procura della Repubblica di Nola. Le indagini riguardano due associazioni criminali radicate nel comune di Pomigliano d’Arco, composte da medici di medicina generale, titolari e gestori di farmacie e laboratori di analisi ematochimiche.
La prima associazione operava emettendo ricette con false prescrizioni farmacologiche a favore di persone esenti dal pagamento del ticket sanitario. In questo modo, i farmaci non venivano consegnati ai beneficiari, ma il sistema sanitario nazionale rimborsava comunque il costo dei prodotti. I medici e i farmacisti compilavano le ricette, mentre il personale delle farmacie applicava le fustelle false sulle ricette, che venivano inviate all’Asl per ottenere il rimborso. I medicinali non consegnati venivano temporaneamente custoditi presso le farmacie compiacenti e successivamente ritirati dal medico di base.
La seconda associazione operava emettendo false ricette per esami ematochimici a favore di persone esenti dal pagamento del ticket sanitario. Queste ricette includevano indicazioni di esami non eseguiti o più costosi rispetto a quelli richiesti. Un medico di base di Pomigliano d’Arco proponeva ai propri pazienti la possibilità di sottoporsi a prelievi domiciliari, per poi emettere ricette con prescrizioni di esami non necessari e compilarle a beneficio di soggetti diversi dagli effettivi fruitori della prestazione sanitaria. Gli infermieri consegnavano i campioni ematici e le false ricette ai laboratori, che eseguivano gli esami indicati sulle ricette e le inviavano all’Asl per ottenere il rimborso.
Entrambe le associazioni cercavano di trarre profitto dalla truffa al sistema sanitario nazionale, mettendo a rischio la salute dei pazienti e causando un danno economico considerevole. Grazie all’operazione delle fiamme gialle, è stato possibile smascherare queste pratiche illegali e tutelare la sanità pubblica. Ora spetta alla giustizia fare luce su questa vicenda e punire i responsabili di questa truffa che ha danneggiato il sistema sanitario nazionale e messo a repentaglio la salute dei cittadini.