Un macellaio di Casandrino è stato arrestato per aver venduto botti illegali nel suo negozio di carne. I carabinieri della stazione di Grumo Nevano hanno effettuato una perquisizione e hanno scoperto diversi fuochi d’artificio nascosti sotto il banco frigo. Tra questi, c’erano 6 fontane luminose, 120 “draghetti”, 56 botti “a muro”, 12 “libellue”, 2 rendini e 8 scatole di fuochi pirotecnici.

La perquisizione si è estesa anche all’abitazione del macellaio, dove sono stati trovati 71 ordigni non convenzionali nel bagno. Questi ordigni potrebbero essere in grado di far esplodere un’auto. Il macellaio, un uomo di 47 anni già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e attualmente si trova ai domiciliari in attesa di giudizio.

Questo caso dimostra l’importanza delle operazioni di controllo e di contrasto al commercio illegale di fuochi d’artificio. Questi prodotti sono pericolosi e possono causare gravi danni a persone e proprietà. È fondamentale che le autorità siano vigili e agiscano per garantire la sicurezza della popolazione.

Inoltre, è importante sottolineare che il commercio di botti illegali è un’attività criminale che danneggia l’economia legale. I commercianti illegali non pagano le tasse e non rispettano le norme di sicurezza, mettendo a rischio la vita delle persone e creando una concorrenza sleale per gli operatori legali.

È quindi necessario un impegno costante da parte delle forze dell’ordine per contrastare e reprimere il commercio illegale di fuochi d’artificio. Solo attraverso un’azione coordinata e determinata sarà possibile garantire la sicurezza della popolazione e tutelare l’economia legale.

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