Agenti della Questura di Napoli hanno arrestato un ex magistrato venezuelano in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dal Venezuela per il reato di estorsione. L’ex magistrato, che era a capo della Procura distrettuale dello stato di Portuguesa, è fuggito dal Venezuela nel 2014 per motivi politici durante le proteste contro il presidente Nicolas Maduro. Attualmente si trovava a Napoli in vacanza con la sua famiglia e aveva pianificato di assistere alla partita di stasera tra il Napoli e il Cagliari allo Stadio Maradona.

Dopo la fuga dal Venezuela, l’ex magistrato si era rifugiato in Spagna, dove aveva ottenuto asilo politico e successivamente la cittadinanza. Le autorità di Madrid si erano opposte alla richiesta di estradizione da parte delle autorità di Caracas. Attualmente, l’ex magistrato ha la doppia cittadinanza e vive a Lanzarote, dove svolge anche attività imprenditoriali nel settore edile.

Gli agenti, agendo in base a un “codice rosso” dell’Interpol, hanno arrestato l’ex magistrato nell’albergo in cui si trovava e lo hanno portato al Commissariato di Montecalvario. Nonostante la sua cittadinanza spagnola, l’arresto in Italia è stato possibile in conformità alle norme internazionali. L’avvocato dell’ex magistrato, Alexandro Maria Tirelli, ha dichiarato che il suo assistito si era già rifugiato in Spagna, paese che gli aveva concesso asilo politico, e farà tutto il possibile per evitare la sua consegna al regime venezuelano.

Questo caso solleva interrogativi sulle implicazioni politiche e legali dell’estradizione di individui coinvolte in controversie politiche. L’ex magistrato potrebbe essere vittima di accuse strumentali volte a reprimere l’opposizione al regime di Maduro. L’Osservatorio internazionale sul mandato d’arresto europeo, di cui l’avvocato Tirelli è Sovrintendente, seguirà da vicino lo sviluppo di questo caso.

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