Un giovane di 19 anni di nome Roberto Antini è stato arrestato e incarcerato nel carcere di Poggioreale a Napoli. Il ragazzo è il nipote di un boss di camorra ucciso in un agguato. Antini è stato accusato di atti persecutori aggravati nei confronti di una donna, con cui aveva avuto una relazione finita male. Nonostante la fine della relazione, Antini ha continuato a minacciare e a perseguitare la sua ex fidanzata. La ragazza ha denunciato tutto ai carabinieri, che le hanno fornito un orologio collegato alla centrale operativa per segnalare le minacce dello stalker. Grazie alle prove raccolte, il giudice ha emesso la misura cautelare in carcere nei confronti di Antini. Il ragazzo ha pubblicato messaggi minacciosi sulla sua ex su Instagram, mostrando un atteggiamento di controllo e possessività. Ha anche ingiuriato e minacciato fisicamente la vittima e i suoi familiari. Antini si è dichiarato pronto a tutto, persino a vendicare il nonno materno defunto. Oltre all’accusa di atti persecutori, Antini è stato anche accusato di rapina e lesioni aggravate. Le minacce di morte hanno portato la ragazza a chiedere aiuto ai carabinieri per cinque volte con l’orologio antiviolenza. L’ossessione di Antini ha causato mesi di inferno per la vittima e la sua famiglia, che hanno vissuto con la paura di essere attaccati o uccisi. La ragazza ha dovuto cambiare abitudini e ha persino deciso di non presentarsi a lavorare per un periodo. Le minacce non hanno riguardato solo lei, ma anche la sua famiglia e un ex fidanzato con cui non aveva più nulla a che fare. Si tratta di un caso grave di stalking che dimostra l’importanza di denunciare e combattere questo tipo di comportamenti.

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