La fuga di Alfonso D’Aponte, il pastore di Montoro, è finalmente terminata nel pomeriggio di oggi. Alcuni giorni fa, infatti, non era rientrato da un permesso premio nella Casa-Lavoro di Vasto Marina, dove sta scontando una delle misure accessorie alla sua condanna per l’omicidio della sorella e le lesioni gravissime al fratello, avvenuti nel recente episodio criminoso a Montoro.

I militari della Compagnia di Solofra e della stazione di Montoro sono riusciti a bloccarlo lungo una strada tra Piano e Preturo. I Carabinieri erano in allerta, considerando che D’Aponte avrebbe potuto raggiungere di nuovo Montoro, una zona che conosce bene, soprattutto quella montana. Il dispositivo di sorveglianza ha dato i suoi frutti e il fuggitivo è stato fermato.

Evidentemente, il pregiudicato non ha trovato rifugi in paese e si stava spostando in una zona montana, visto che per anni ha frequentato le montagne e conosce bene gli anfratti e i casolari. Ora i militari dovranno ricostruire il percorso che D’Aponte ha fatto da Vasto fino all’Irpinia e soprattutto se ha avuto qualche tipo di appoggio lungo il tragitto.

Alfonso D’Aponte aveva già commesso un omicidio nel 1997, uccidendo la sua stessa sorella. Nel 2019, aveva già tentato una fuga, anche in quel caso non rientrando da un permesso premio. Fu bloccato dai carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino. Nelle prossime ore, sarà nuovamente trasferito presso la Casa Lavoro.

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