Assolto perché il fatto non sussiste. È quanto disposto dalla Seconda Sezione del tribunale di Napoli Nord presieduta dal giudice Rossella Marro nei confronti di A.M., 53enne di Casaluce, finito sotto processo per atti persecutori nei confronti dell’ex moglie.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura normanna, il 53enne, assistito dall’avvocato Ferdinando Letizia, dal 2017 con condotta perdurante si sarebbe reso responsabile di plurimi episodi di maltrattamenti, vessazioni, umiliazioni e persecuzioni nei confronti dell’ex coniuge anche in presenza dei figli minori.

La difesa ha evidenziato quanto le dichiarazioni della donna in merito alle vicende persecutorie fossero discordanti. Escussi i figli della coppia, all’epoca minorenni, hanno sostenuto che le circostanze non si verificavano reiteratamente dal 2017 così come affermato dalla madre.

A.M. all’epoca delle indagini fu destinatario della misura del divieto di avvicinamento e gli vennero sequestrate delle armi di cui era regolare detentore.

Il Tribunale ha ritenuto che quindi mancassero gli elementi strutturali perché si configurasse il reato di atti persecutori ed ha assolto il 53enne di Casaluce perché il fatto non sussiste.

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