Brindisi e regali: la città si ferma. Il sindaco Gianluca Festa ha firmato un dispositivo che prevede la chiusura di alcune strade ad Avellino durante la Vigilia di Natale e Capodanno. Questa ordinanza si aggiunge a quella già in vigore riguardante l’alcol e il vetro. L’obiettivo è regolamentare il tradizionale brindisi augurale e garantire la sicurezza nelle zone della movida e nelle attività commerciali.
Durante sei ore, molte strade saranno chiuse al traffico per permettere i consueti ritrovi delle festività. Queste restrizioni rimarranno in vigore il 24 e il 31 dicembre 2023 dalle ore 13:00 alle ore 19:00. Sarà vietata la circolazione, ad eccezione dei residenti e delle persone autorizzate, nella via Scandone nel tratto compreso tra l’intersezione con Via Cannaviello e l’intersezione con via Italia Giordano. Sarà inoltre vietata la circolazione, sempre ad eccezione dei residenti e delle persone autorizzate, nella via Fratelli Urciuoli, nella via Matteotti, nella via Mancini e in Piazza De Marsico nel tratto compreso tra l’intersezione con via Preziosi e l’intersezione con Piazza Aldo Moro.
Gli esercenti degli esercizi di somministrazione dovranno garantire il rispetto delle regole di sicurezza e decoro anche nelle aree pubbliche adiacenti. Saranno responsabili di assicurare che tutto si svolga nel migliore dei modi, anche tramite l’utilizzo del proprio personale o di personale incaricato, addetto alla sicurezza e qualificato.
Le violazioni di questa ordinanza saranno punite con una sanzione amministrativa che va da 25 a 500 euro, a meno che non costituiscano reato o siano previste altre sanzioni amministrative da leggi e regolamenti.
Il sindaco Gianluca Festa ha assegnato il compito di sorvegliare e applicare questa ordinanza al Corpo di Polizia Locale di Avellino e a tutte le Forze di Polizia. Una copia del provvedimento è stata inviata alla Prefettura di Avellino, alla Questura di Avellino, al Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza e al Comando di Polizia Locale.
È possibile presentare un ricorso giurisdizionale presso il Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, oppure un ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni.