Omaggio a Salvatore Coletta: una morte ingiusta sul posto di lavoro

La notizia ha sconvolto l’intera comunità di Mondragone e di Torino: Salvatore Coletta, un operaio edile di 44 anni, è stato vittima di un tragico incidente sul lavoro che si è rivelato essere un omicidio. Il responsabile di questo gesto terribile è stato un suo collega, che lo avrebbe spinto dalle scale.

La tragedia si è consumata alcuni giorni fa. Quella mattina, Salvatore non si era recato al lavoro a causa di una leggera indisposizione. Nel pomeriggio, sentendosi meglio, è passato a salutare i suoi colleghi sul cantiere di corso Ferrara a Torino. È stato proprio lì che, secondo quanto raccontato dai colleghi a TorinoToday, è caduto nel vuoto, battendo violentemente la testa. Salvatore è stato soccorso e trasportato in ospedale, ma dopo 24 ore di agonia, ha perso la vita.

Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo di Torino Oltre Dora hanno portato alla luce la verità. Le testimonianze dei presenti sono state contraddittorie e i carabinieri hanno subito focalizzato i loro sospetti su un collega di Salvatore, un trentenne di Torino di nome J.M. Secondo quanto emerso, tra i due sarebbe scoppiata una lite a causa di questioni economiche, con il trentenne che avrebbe spinto l’operaio giù dalle scale. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

A incriminarlo sono stati alcuni messaggi su WhatsApp in cui il trentenne avrebbe parlato di richieste di denaro da parte di Salvatore, forse legate a un debito o a una richiesta di prestito. L’autopsia sul corpo di Salvatore è stata fissata per il 27 dicembre.

Questa vicenda è un triste ricordo di quanto sia importante garantire la sicurezza sul posto di lavoro e di come in un attimo la vita possa essere spezzata in modo ingiusto. Salvatore era un padre di famiglia e un lavoratore instancabile, che non avrebbe mai immaginato di finire vittima di un gesto così violento.

Ora è compito della giustizia fare il proprio corso e assicurare che il responsabile di questo omicidio risponda delle sue azioni. Nel frattempo, la comunità di Mondragone e di Torino si stringe attorno alla famiglia di Salvatore, offrendo il proprio sostegno e ricordando il suo sorriso e la dedizione con cui affrontava la vita e il lavoro.

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