CERVINARA- Dopo dieci giorni di agonia, il cuore di Giuseppe Tirone si è fermato. Il cinquantunenne di Cervinara, ricoverato in condizioni critiche al Centro Grandi Ustionati di Napoli, non ce l’ha fatta a superare l’ennesima crisi. Aveva subito gravi ustioni su gran parte del corpo. Un epilogo tragico per la vicenda avvenuta nel comune caudino.

Il grave fatto era avvenuto il 16 dicembre scorso in via Curielli, quando il cinquantunenne era rimasto vittima di gravi ustioni. Sul posto, mentre il malcapitato era stato trasportato all’ospedale San Pio di Benevento, gli agenti del Commissariato di Polizia di Cervinara avevano accertato che poco prima aveva avuto una discussione per futili motivi con un vicino di casa, già noto alle forze dell’ordine, il quale poi, dopo essersi allontanato, era ritornato con una bottiglia piena di benzina che aveva versato addosso al 51enne per dargli fuoco. Nell’immediatezza, il 38enne era stato rintracciato e arrestato.

Massimo Passariello, il trentottenne difeso dagli avvocati Vittorio Fucci e Domenico Cioffi, ora rischia che l’accusa nei suoi confronti passi dal tentato omicidio volontario a quella più grave di omicidio volontario. Una contestazione che sarà nota già in sede di conferimento dell’esame medico legale, l’autopsia sulla salma del cinquantunenne che dovrà essere disposta dalla Procura della Repubblica di Avellino.

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