La campagna “Urlate ma non sparate”, lanciata dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate (NtI), nasce da dati preoccupanti riguardanti gli incidenti causati dai botti durante le festività di Capodanno. Lo scorso anno, in tutta Italia, sono stati registrati ben 180 feriti a causa di esplosioni di fuochi d’artificio.

Purtroppo, quest’anno a Napoli e provincia si è iniziato in anticipo con un grave incidente avvenuto il 6 dicembre, in cui un ragazzo di 18 anni ha riportato gravi lesioni alle mani a causa di un fuoco d’artificio. È proprio da questo episodio che è nata l’idea di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di evitare l’uso irresponsabile dei botti durante le festività.

L’appello della campagna è chiaro: “A Capodanno urlate di gioia, ma non sparate”. L’obiettivo è quello di evitare ulteriori incidenti e di alleggerire il carico di lavoro del 118 e dei pronto soccorso, che già devono occuparsi di numerose emergenze ordinarie che non conoscono festività.

La responsabilità è fondamentale in questi casi. Scegliere di non utilizzare i botti significa tutelare la propria incolumità e quella delle persone intorno a noi. È importante ricordare che i fuochi d’artificio possono causare gravi danni fisici e anche danneggiare l’ambiente circostante.

La campagna “Urlate ma non sparate” invita tutti a festeggiare il Capodanno in modo sicuro e consapevole. Ci sono tante alternative per rendere l’atmosfera festosa, come ad esempio i fuochi d’artificio organizzati dagli enti competenti, che garantiscono la sicurezza di tutti.

Siate responsabili, non mettete a rischio la vostra vita e quella degli altri. Rispettate le norme di sicurezza e godetevi le festività in modo sereno e spensierato. La salute e la sicurezza di tutti sono responsabilità di ognuno di noi.

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