Il sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli, ha preso una decisione importante per la sicurezza e la tranquillità dei cittadini. Ha emesso un’ordinanza che vieta l’uso di botti e petardi durante il Capodanno. Questa disposizione è in vigore dal giorno odierno fino al 7 gennaio 2024.

La norma impone il divieto assoluto di far esplodere botti e petardi in qualsiasi luogo, sia pubblico che privato, all’interno di scuole, condomini, uffici pubblici e ricoveri per animali. Anche le strade, le piazze e le aree pubbliche sono incluse nel divieto, a meno che non ci siano autorizzazioni speciali in conformità alle leggi vigenti. È importante sottolineare che i cosiddetti botti “declassificati” possono essere fatti esplodere solo in zone isolate e lontane da persone e animali, evitando assolutamente le aree affollate a causa di feste o altri eventi.

L’ordinanza stabilisce inoltre che è vietato raccogliere gli artifici non esplosi e dare ai bambini prodotti che richiedono abilità e possono comportare situazioni potenzialmente pericolose se utilizzati in modo inesperto.

Chiunque violi questa ordinanza sarà soggetto a sanzioni amministrative che vanno da 25 a 500 euro, senza escludere altre eventuali sanzioni amministrative e penali previste dalla legge.

Il sindaco Balducelli ha spiegato che l’uso di botti e petardi può causare lesioni fisiche gravi, sia a chi li maneggia che a chi viene colpito accidentalmente. Inoltre, il rumore forte spaventa persone e animali, e l’accensione di petardi e botti può causare danni economici a edifici pubblici e privati a causa del rischio di incendio.

Il sindaco ha quindi deciso di emanare questa ordinanza per garantire la sicurezza di tutti i cittadini e migliorare le condizioni di vita nel centro urbano, preservando la convivenza civile e la coesione sociale.

È importante rispettare questa disposizione e festeggiare il Capodanno in modo responsabile, evitando situazioni pericolose e danni a persone e proprietà. La sicurezza di tutti è fondamentale e dobbiamo contribuire a preservarla.

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