Lunghe attese davanti alla farmacia di turno in città durante le festività

Il problema delle lunghe attese davanti alla farmacia di turno in città durante le festività è ormai diventato un classico. Questa situazione si è ripetuta anche durante l’ultimo dell’anno, quando si è formata una fila davanti all’unica farmacia aperta in città fin dal primo pomeriggio. Con il passare delle ore, la fila si è ingrossata sempre di più. Al contrario, l’afflusso al Pronto Soccorso del Rummo è rimasto entro limiti accettabili. Oltre ai pazienti ordinari, sono arrivati i feriti dell’incidente avvenuto sulla statale Appia e due giovani lievemente ustionati a causa dell’esplosione di fuochi pirotecnici.

Il rituale dell’attesa davanti alla farmacia di turno si è ripetuto anche durante la festività di San Silvestro. Questa farmacia ha coperto il turno diurno e notturno del 31 dicembre e dell’1 gennaio, così come era già accaduto nel periodo natalizio. I cittadini hanno notato che c’è una sola farmacia aperta al pubblico in città, deputata a coprire i turni dei giorni festivi e prefestivi, mentre nel resto dei comuni del territorio provinciale le farmacie rimangono chiuse durante la notte.

In questi casi, uno dei titolari delle farmacie del paese ha la reperibilità, quindi se si verifica un’emergenza dopo l’orario di chiusura previsto per le 20, riapre l’esercizio per soddisfare le necessità dell’utenza, anche durante le ore notturne. Può capitare che il farmacista reperibile risieda in un comune diverso da quello in cui ha la farmacia e quindi decida di rimanere a disposizione per evitare spostamenti nelle ore notturne.

Nel territorio provinciale sono presenti 103 farmacie, quindi quasi tutti i comuni hanno almeno un esercizio vicino al luogo di residenza che riesce a far fronte alle esigenze durante i turni ordinari. Nei comuni più grandi, come Airola, Montesarchio e Telese Terme, ci sono in media più di due farmacie, quindi i farmacisti hanno la possibilità di organizzarsi tra di loro per la reperibilità notturna.

Il problema delle lunghe attese davanti alla farmacia di turno in città durante le festività è diventato ancora più evidente nel periodo delle feste di Natale a causa dell’emergenza Covid. Tuttavia, la campagna di sensibilizzazione effettuata per evitare di affollare i reparti di emergenza degli ospedali ha sortito l’effetto sperato.

I turni delle farmacie sono stabiliti dall’Ordine dei farmacisti insieme all’Asl, tenendo conto dei suggerimenti dei titolari delle farmacie e delle esigenze del territorio per rendere efficiente il servizio. Benevento città ha 16 farmacie, ma a breve ne sarà aperta un’altra in via Avellola che servirà un vasto bacino di utenza. Purtroppo, erano previste l’apertura di tre nuove farmacie in città, ma due sono state perse a causa del calo demografico. Il numero delle farmacie è stabilito in base alla densità abitativa.

Per il nuovo anno sono previsti alcuni cambiamenti e si sta prendendo in considerazione la possibilità di lasciare aperti due punti vendita durante i turni festivi e notturni, uno nella zona alta e l’altro nella zona bassa. Tuttavia, il presidente provinciale della Federfarma, Tommaso Cusano, è convinto che in una città piccola come Benevento non sia strettamente necessario ricorrere alla doppia apertura, poiché nella maggior parte dei casi chi si reca in farmacia nei giorni festivi e nelle ore notturne non ha una vera e propria emergenza, che dovrebbe essere attestata dalla prescrizione del medico di famiglia o della guardia medica.

È vero che in questo periodo l’azione combinata dell’influenza stagionale e del Covid sta portando molte persone a rivolgersi direttamente alle farmacie per acquistare tamponi “chiarificatori” in grado di scartare il contagio da Covid, insieme ad antipiretici, sciroppi per la tosse e antidolorifici, per evitare di recarsi al Pronto Soccorso nei giorni festivi, soprattutto di notte.

Il problema delle lunghe attese davanti alla farmacia di turno in città durante le festività è principalmente di natura organizzativa. Dovrebbe essere valutato anche in base alle esigenze stagionali e ai periodi di maggiore diffusione influenzale. Sarebbe opportuno che il territorio sia diviso in aree con turnazioni di farmacie vicine, in modo che durante le ore notturne e nei giorni festivi ci sia sempre un punto vendita di farmaci a pochi chilometri di distanza. Questo richiede un maggiore sforzo da parte dell’Ordine dei farmacisti e dell’Asl.

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