Castellammare. Rubano un’auto e restano bloccati in un vicolo stretto: un arresto, caccia ai complici

CASTELLAMMARE DI STABIA: auto rubata, fuggono dai Carabinieri ma si infilano in un vicolo stretto dove è impossibile aprire gli sportelli. Scappano dai finestrini come in una fiction americana marcata anni ’80. In manette 22enne, caccia ai complici.

Il controllo del territorio non è solo una questione di presenza fisica, ma anche di conoscenza della realtà in cui si lavora. I carabinieri vivono le città, le strade, i fenomeni sociali, come testimoni e interpreti del loro tempo.

Ogni pattuglia non è fine a se stessa, ma rappresenta un tassello fondamentale di un mosaico gestito e coordinato nel rispetto delle istanze di sicurezza del cittadino.

È per questo che denunce, esposti e segnalazioni rientrano in un disegno più ampio, in un meccanismo ben organizzato e votato, appunto, al controllo del territorio.

Questo incipit potrebbe sembrare superfluo, ma permette di raccontare al meglio la tarda serata dei militari della sezione radiomobile di Castellammare di Stabia.

Il turno inizia nel pomeriggio e termina a mezzanotte. Prima di mettersi in strada con la “gazzella”, si comunica rapidamente con la centrale e si analizzano gli eventi del territorio circostante. Vengono controllate le targhe delle auto rubate e si fa l’elenco dei nomi e dei volti delle persone scomparse. Si mettono le chiavi nel quadro e il servizio inizia.

Tutto scorre tranquillamente fino alle 22.30 circa.

Una Fiat Panda di colore scuro si trova in centro, con tre persone mascherate all’interno. La targa appartiene a un’auto rubata qualche ora prima. I carabinieri non hanno dubbi. Fanno inversione, accendono lampeggianti e sirene: inizia il inseguimento!

Il conducente dell’auto rubata accelera senza bisogno di ulteriori stimoli, con il solo desiderio di fuggire. È abile e grazie alle dimensioni compatte dell’auto riesce a muoversi agilmente per le strade del centro di Stabia. I militari non mollano, sicuri che prima o poi l’ansia e la fretta prenderanno il sopravvento al volante.

La previsione si rivela azzeccata quando l’auto si infila in un vicolo molto stretto.

Decidono di fuggire a piedi, ma non possono aprire gli sportelli a causa delle pareti delle case e delle macchine parcheggiate. Così i tre fuggitivi, come nella fiction degli anni ’80 “Hazzard”, escono dai finestrini ma lasciano la Panda in moto, che, grazie a una leggera discesa, continua a muoversi lentamente fino a schiantarsi contro un altro veicolo di passaggio.

I carabinieri scelgono di seguire il conducente, mentre gli altri due complici si dileguano in pochi istanti.

L’uomo si rifugia in un palazzo, corre furiosamente ai piani superiori. I due militari sanno che non ha scampo. Bloccano l’ascensore per precludergli altre vie di fuga e lo seguono.

Lo trovano nascosto al buio nel vano di servizio, all’ultimo piano del condominio. Indossa ancora il passamontagna e i guanti.

Si tratta di Vincenzo Barba, un ragazzo di 22 anni. Lo stesso che il 2 ottobre scorso è stato arrestato per un tentato furto in un deposito di elettrodomestici di Castellammare. Era già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per quel reato e ora è stato posto ai domiciliari, in attesa di comparire davanti al giudice per raccontare le sue ultime ore. Dovrà rispondere di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.

Continuano le indagini per identificare e rintracciare i complici.

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