Un giovane di 20 anni è stato arrestato e uno è stato denunciato. L’auto di un maresciallo dei Carabinieri è stata parcheggiata in strada, lungo via Cannavacciuolo. È rimasta lì per alcune ore, nel paese di Santa Maria la Carità, dove il militare sta trascorrendo parte della sua licenza. Il veicolo è rimasto parcheggiato fino a ieri sera. Fino a quando qualcuno ha forzato la portiera e l’ha fatta sparire. All’interno dell’auto non c’erano indizi che potessero far pensare a un membro delle forze dell’ordine, quindi via libera per il “cavallo di ritorno”. Un uomo ha contattato con insistenza il carabiniere, proponendo di aiutarlo nella ricerca e nel recupero dell’auto rubata. Una mediazione da pagare a caro prezzo, 1000 euro in contanti. Il maresciallo ha accettato il gioco, ma appena ha riagganciato ha contattato i colleghi della compagnia di Castellammare di Stabia. È così che i carabinieri della stazione di Sant’Antonio Abate e quelli della sezione operativa e radiomobile hanno pianificato una trappola. Il denaro è stato fotocopiato e inserito in una busta chiusa. Decine di carabinieri si sono posizionati discretamente intorno al luogo dell’incontro, con la vittima del furto come unica persona a incontrare gli estorsori. Nel momento dello scambio di denaro, il piano è stato messo in atto e sono scattate le manette. Antonio Vitiello, un 20enne di Scafati già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per estorsione, mentre il suo coetaneo che lo aveva accompagnato è stato denunciato per lo stesso reato. Il 20enne è stato portato in carcere in attesa di giudizio.

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