La situazione nel settore infermieristico è diventata insostenibile, soprattutto in Campania. Il sindacato Nursing Up denuncia un’escalation di violenze brutali contro gli infermieri e chiede l’intervento dell’esercito negli ospedali. L’ultimo caso riguarda una giovane infermiera che è stata aggredita dopo aver chiesto ai parenti dei pazienti di calmarsi e lasciare lo spazio del pronto soccorso. È stato un episodio violento e vergognoso, con la ragazza che è stata strattonata, presa per i capelli e colpita violentemente in faccia, riportando tumefazioni e la rottura di un dente.

Il presidente di Nursing Up, Antonio De Palma, afferma che le aggressioni sono diventate più frequenti e brutali, soprattutto contro le donne. Le leggi esistenti sembrano servire a poco. La situazione nelle strutture sanitarie, soprattutto in Campania, è diventata insostenibile. Gli infermieri vivono nel terrore e hanno paura. Il sindacato chiede l’intervento dell’esercito in realtà come l’Asl Napoli 1 e l’Asl Napoli 3, così come negli ospedali a prova di bomba come il San Camillo e il Sant’Andrea di Roma. Chiediamo alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di portare i militari negli ospedali, come è stato fatto per il progetto Strade Sicure. Siamo arrivati a un punto di non ritorno e abbiamo bisogno immediatamente dell’aiuto dell’esercito.

De Palma sottolinea che le aziende sanitarie sono responsabili della sicurezza dei dipendenti e che non è sufficiente costituirsi semplicemente parte civile. Se necessario, le delegazioni territoriali del sindacato sono pronte a sostenere gli infermieri in azioni legali contro le aziende sanitarie. È arrivato il momento di difenderci da soli, visto che chi dovrebbe tutelare la nostra sicurezza si limita a proclami e promesse vuote.

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