Un narcos albanese, latitante per oltre 13 anni con una condanna di 22 anni di carcere, è stato catturato a Napoli. Faslii Qibini, broker del narcotraffico, gestiva il traffico di eroina tra Albania, Grecia, Turchia e Italia meridionale. La sua lunga fuga è terminata grazie all’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale partenopeo. La cattura, la prima avvenuta nel 2024, sottolinea il successo di ricerche e impegno costante.

Inizialmente sotto domiciliari nel 2011, Qibini evase, nascondendosi per anni. Il monitoraggio attento delle abitudini familiari ha rivelato la sua presenza a Napoli, dove è stato arrestato durante un acquisto di sigarette. Ora è detenuto nel carcere di Secondigliano, segnando un importante successo nell’azione contro il traffico di droga trans-frontaliero.

L’arresto di Faslii Qibini rappresenta un colpo importante per le autorità italiane nella lotta al narcotraffico. La sua attività criminale era estremamente pericolosa, coinvolgendo la gestione di un traffico di eroina che si estendeva su diversi paesi, tra cui l’Albania, la Grecia, la Turchia e l’Italia meridionale. Grazie all’impegno dei Carabinieri di Napoli, è stato possibile mettere fine alla sua latitanza di oltre 13 anni.

Durante il periodo di fuga, Qibini è riuscito a eludere le forze dell’ordine, nascondendosi in luoghi sconosciuti e mantenendo un profilo basso. Tuttavia, i Carabinieri non hanno mai smesso di cercarlo, seguendo ogni pista e monitorando attentamente le sue abitudini familiari. È stato proprio questo monitoraggio attento che ha portato alla sua cattura a Napoli.

L’arresto di Qibini è avvenuto durante un semplice acquisto di sigarette, un momento in cui si sentiva al sicuro e non sospettava di essere sotto controllo. I Carabinieri hanno approfittato di questa opportunità per intervenire e arrestarlo, mettendo fine alla sua latitanza e portandolo di fronte alla giustizia.

Questa cattura dimostra l’importanza di un’azione costante e determinata nella lotta al narcotraffico. Le autorità italiane non si sono mai arrese nella ricerca di Qibini, continuando a seguirlo e ad accumulare prove contro di lui. Il suo arresto segna un importante successo nella lotta contro il traffico di droga trans-frontaliero, dimostrando che nessun criminale può sfuggire alla giustizia per sempre.

Ora, Qibini è detenuto nel carcere di Secondigliano, dove dovrà scontare la sua condanna di 22 anni di carcere. La sua cattura rappresenta una vittoria per le forze dell’ordine e un messaggio chiaro per tutti i criminali che pensano di poter sfuggire alla giustizia. Le autorità italiane continueranno a combattere il narcotraffico con determinazione e impegno, assicurando che coloro che si dedicano a queste attività illegali paghino per i loro crimini.

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