Ieri pomeriggio, i carabinieri della stazione di Airola hanno eseguito un’ordinanza applicativa del divieto di avvicinamento nei confronti di un uomo accusato di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori nei confronti della moglie. L’uomo, separato dalla moglie da alcuni mesi, è stato obbligato a rimanere nel comune di Bucciano e non avvicinarsi né alla persona offesa né ai luoghi frequentati da lei. La misura cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura.

L’indagine è stata avviata dopo la denuncia presentata presso il comando dei carabinieri di Airola. Durante le indagini, sono emersi gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato. Si è scoperto che l’uomo, da anni dedito all’alcol, maltrattava abitualmente la moglie con insulti e denigrazioni, accusandola di avere relazioni extraconiugali. Inoltre, l’uomo avrebbe aggredito verbalmente e fisicamente la moglie, costringendola spesso a subire atti sessuali anche contro la sua volontà.

Dopo la separazione, l’indagato avrebbe continuato a molestare la moglie, cercando di contattarla ripetutamente tramite telefono e WhatsApp. Questo ha portato la donna a cambiare il suo numero di telefono. L’uomo avrebbe anche pubblicato numerosi video su Tik-Tok contenenti contenuti offensivi e minacciosi nei confronti della ex moglie. Inoltre, si sarebbe messo alla ricerca della donna presso i suoi parenti, arrivando addirittura a inseguirla per strada.

È importante sottolineare che il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta durante le indagini preliminari e che il destinatario della stessa è considerato persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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