Il sindaco di Palma Campania, Aniello Donnarumma, è stato accusato di fornire sostegno a imprenditori al fine di ottenere vantaggi politici. Secondo la procura di Nola, Donnarumma avrebbe cercato di ottenere assunzioni presso diverse aziende e una catena di discount in cambio di servizi e lavori considerati superflui, poiché già espletati dal comune. In un caso, si afferma che il sindaco abbia intervenuto per l’assunzione di un agente di polizia municipale indicato da uno degli imprenditori coinvolti.

Tra i servizi oggetto di intercessione figurano quelli relativi ai buoni spesa per il Covid-19, i contributi per i canoni di locazione, i servizi di pulizia e igiene ambientale e la guardiania degli immobili comunali. Si sostiene che Donnarumma abbia favorito la realizzazione di un punto vendita di una catena di discount in cambio di promesse di elargizioni da parte di un rappresentante dell’azienda. La realizzazione è avvenuta nonostante un ricorso amministrativo che evidenziava carenze istruttorie e incompatibilità.

Un’intercettazione ritenuta significativa dagli investigatori è la conversazione tra Donnarumma e l’imprenditore Antonio Nunziata del 20 dicembre 2021. Nella conversazione, i due sembrano manifestare la volontà di gestire in modo illecito i fondi pubblici, nonostante la necessità di collaborazione da parte dei dirigenti comunali. L’incontro sottolinea la preoccupazione dell’imprenditore riguardo a ostacoli in una gara per la gestione dei rifiuti e la necessità di “ampliare la piattaforma operativa”, interpretata come la volontà di influenzare le funzioni dei dipendenti comunali.

Il giudice per le indagini preliminari di Nola ha evidenziato che il materiale acquisito durante le indagini documenta come Donnarumma abbia assunto una gestione fortemente personalistica della cosa pubblica, orientando le decisioni dei propri dirigenti non sempre nell’interesse della collettività, ma piuttosto in favore dei privati.

“Da qua ai prossimi 6-7 mesi… arrivano venti milioni di finanziamento, ma chi li gestiamo, io e te?” È ritenuta dagli inquirenti una intercettazione importante quella della conversazione intercorsa tra il sindaco di Palma Campania Aniello Donnarumma e l’imprenditore Antonio Nunziata, inserita negli atti dell’inchiesta dei carabinieri di Castello di Cisterna e della procura di Nola che oggi ha portato il primo cittadino ai domiciliari e Nunziata a una misura interdittiva.

La conversazione, risalente al 20 dicembre 2021, viene interpretata dagli inquirenti come emblematica della volontà dei due interlocutori di voler continuare a gestire in maniera illecita i fondi pubblici anche se, viene specificato, viene ritenuta fondamentale la collaborazione spontanea o meno dei dirigenti comunali.

I due si trovano in auto e proprio un intoppo generato da alcuni funzionari in relazione a una gara per la gestione dei rifiuti fa infuriare l’imprenditore che si sfoga con il primo cittadino. I due, alla fine, concordano sulla necessità di “ampliare la piattaforma operativa” interpretata come l’esigenza di influenzare le funzioni dei dipendenti comunali. Alcuni di questi, infatti, hanno confermato agli inquirenti le ingerenze “spesso insostenibili” del primo cittadino che, viene sottolineato, “concepisce l’ente comunale come un’azienda”.

Per il giudice per le indagini preliminari di Nola, il materiale acquisito durante le indagini “documenta come Donnarumma abbia assunto una gestione fortemente personalistica della cosa pubblica, orientando le decisioni… dei propri dirigenti, non sempre nell’interesse della collettività ma piuttosto nell’interesse dei privati”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui