La polizia penitenziaria del carcere di Arienzo ha condotto un’importante operazione che ha portato al sequestro di un microtelefono cellulare. Durante un giro di controllo dell’intercinta perimetrale, è stato rinvenuto un microtelefono ben sigillato con nastro adesivo. Le indagini sono ancora in corso per capire come il telefono sia potuto arrivare nell’istituto. Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria esprime il proprio compiacimento per l’operazione portata a termine nonostante la mancanza di risorse a disposizione.
Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, sottolinea l’importanza dell’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della polizia penitenziaria. Questo evento dimostra la necessità di dedicare maggior attenzione all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, specialmente per prevenire l’introduzione di droga in carcere. Capece suggerisce anche l’importanza di creare un nucleo di poliziotti penitenziari specializzati nell’utilizzo e nella gestione dei droni, al fine di prevenire e dissuadere violazioni degli spazi penitenziari o l’introduzione di materiale illecito. L’esempio del detenuto che ha preso in ostaggio il personale di polizia con una pistola trasportata da un drone nel carcere di Frosinone dimostra i pericoli che possono derivare da tali situazioni.