Interrogatorio sul delitto di Angelo Vassallo: la verità sta emergendo

Lunedì scorso si è svolto l’interrogatorio nei confronti di Fabio Cagnazzo, colonnello dei carabinieri indagato per il delitto di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica ucciso nel settembre del 2010. L’interrogatorio è durato circa undici ore e il militare è stato chiamato a rispondere a una serie di interrogativi riguardo al suo presunto ruolo nel depistaggio delle indagini.

Assistito dall’avvocato Ilaria Criscuolo, il colonnello Cagnazzo ha affrontato l’interrogatorio con determinazione, rifiutando di avvalersi della facoltà di non rispondere e respingendo tutte le accuse mosse nei suoi confronti. La Procura procede con l’ipotesi che il militare abbia avuto un ruolo preciso e fondamentale nel piano di depistaggio delle indagini.

Il delitto di Angelo Vassallo ha colpito non solo Pollica, ma l’intera regione del Cilento, dove narcos, politici e alcuni uomini delle istituzioni hanno creato un cartello per invadere i beni pubblici e conquistare il territorio. Questo è quanto afferma Dario Vassallo, presidente della fondazione “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”, che da anni lotta per la giustizia e la verità sull’omicidio.

La recente azione della Procura Antimafia di Salerno, che ha interrogato il colonnello Cagnazzo e ha portato all’identificazione di nove indagati, è un segnale tangibile del coraggio e della perseveranza di coloro che lottano per la giustizia. Questa indagine è solo la punta dell’iceberg e la determinazione della Fondazione Vassallo dimostra che la forza della cultura e della verità è più potente delle trame oscure di coloro che tradiscono le istituzioni.

Nonostante le promesse politiche fatte al Cilento, alcuni esponenti di varie forze politiche hanno contribuito a questo nefasto cartello, gettando un’ombra sulla reputazione di una regione che meritava un destino diverso. La Fondazione Vassallo esorta la Procura Antimafia a continuare l’indagine, scavando a fondo per svelare tutte le connessioni che hanno portato a questa tragedia.

Il sacrificio di Angelo deve servire da monito contro chiunque cerchi di compromettere la legalità e la buona politica. La verità è la nostra arma più potente, e continueremo a lottare per onorare la memoria di Angelo Vassallo e proteggere il futuro del Cilento.

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