NAPOLI. Ergastolo confermato anche in appello per Pinotto Iacomino, colpevole dell’omicidio della sua ex compagna, Ornella Pinto, avvenuto il 3 marzo 2021. Iacomino ha ucciso la donna con 13 coltellate nell’abitazione che avevano condiviso nel quartiere Arenaccia di Napoli, dove la vittima viveva con il figlio. Il bambino fu svegliato dalle urla della madre. La decisione è stata presa dalla prima Corte d’Assise d’appello di Napoli, accogliendo le richieste del sostituto procuratore generale Luigi Musto e degli avvocati di parte civile Mino Capasso, Marcello Severino, Loredana Gemelli e Celeste Giliberti. Il giudice ha stabilito una provvisionale di 180mila euro per Stefania Pinto, sorella della vittima e tutrice del figlio della coppia. Durante le discussioni, l’accusa e gli avvocati di parte civile, tra cui Gianmario Siani della Fondazione Polis, hanno chiesto l’ergastolo e la conferma delle tre aggravanti – premeditazione, crudeltà e convivenza tra vittima e omicida – già riconosciute dalla Corte di Assise. “La vera condanna è nostra e del bambino, che dovrà crescere senza la madre: vive con me e dopo la sentenza di secondo grado procederò all’adozione”, ha dichiarato Stefania Pinto, sorella di Ornella.

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