Rissa per uno sguardo a Torre Annunziata: arrestati due calciatori, uno è il nipote del ras
Una rissa in pieno giorno, in pieno centro e senza nemmeno un motivo specifico. Calci, pugni e minacce prima dell’arrivo dei carabinieri che sono riusciti a bloccare tre giovani di Torre Annunziata, tutti noti e a stringere la manette a due di questi proprio con l’accusa di rissa. Una storia sulla quale si sta cercando di fare chiarezza ma che per ora ha visto due ragazzi di 22 anni finire nei guai e su disposizione del giudice agli arresti domiciliari.
L’episodio è andato in scena lo scorso pomeriggio. Due ragazzi si trovano in via Vittorio Emanuele, nel pieno centro storico di Torre Annunziata. Sono due ragazzi noti, entrambi giocano a calcio a livello professionistico in una squadra campana in serie C, ma nel loro curriculum parentela scomode, soprattutto per uno di questi: suo zio infatti porta sulle spalle diverse condanne per omicidio.
I due sono amici da anni, non vivono a Torre Annunziata ma da qualche anno si sono trasferiti a Scafati. Tornano però nel centro molle di Fortapasc da amici e parenti quasi tutti i giorni. I due sono in strada quando incontrano una terza persona. Lo conoscono. È un loro coetaneo. Tra i tre forse ci sono vecchi rancori e basta un solo sguardo di troppo a far scattare la scintilla. La discussione diventa in poco tempo sempre più animata fino a diventare ingestibile.
I tre iniziano a spintonarsi e i due calciatori decidono di usare le maniere forti: iniziano a picchiare il ragazzo, calci e pugni fino a lasciarlo quasi senza più fiato. Una lite che si trasforma in pochi secondi in una spedizione punitiva. Alcuni residenti e passanti si accorgono di quello che sta accadendo e provano a sedare la rissa ma invano e decidono così di chiamare i carabinieri.
Sul posto una pattuglia dei militari che riesce a sedare la rissa. I due vengono subito bloccati e trasportati in caserma, per la vittima invece immediato ricovero al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia dove riporta una diagnosi di cinque giorni.
Per i due aggressori invece sono scattate le manette e ieri mattina il giudice del Tribunale di Torre Annunziata durante il rito di direttissima ha confermato l’arresto e disposto i domiciliari. Un episodio però sul quale ora i carabinieri stanno cercando di effettuare approfondimenti anche per capire come mai i due stavano aggredendo il ragazzo, vogliono capire se alla base dell’episodio ci siano motivi specifici o solo futili motivi.