Appalti sospetti e possibili legami con organizzazioni criminali stanno mettendo in discussione il sistema di assegnazione delle opere pubbliche nel Comune di Calvi Risorta. Anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, tramite la Prefettura di Caserta, ha deciso di fare chiarezza sulla questione. È stata istituita ieri mattina una commissione di indagine nominata dal prefetto Giuseppe Castaldo dell’Ufficio Territoriale del Governo di Caserta, con il compito di verificare l’esistenza di rapporti tra l’ente municipale e le organizzazioni criminali, nonché eventuali tentativi di infiltrazione nella macchina amministrativa comunale. La commissione, composta dal viceprefetto Savina Macchiarella, dal tenente colonnello dei carabinieri Ciro Piscopo e dall’architetto Antonio Vocile, dovrà accertare la presenza di interessi camorristici e l’azione di presunti corrotti nella gestione delle procedure di affidamento dei lavori pubblici. La commissione avrà un massimo di tre mesi per svolgere le sue indagini, prorogabili per altri tre mesi in caso di necessità. La Prefettura di Caserta non ha specificato le motivazioni che hanno portato alla nomina di questa commissione, ma è evidente che ci sono sospetti su alcuni appalti che hanno attirato l’attenzione della Direzione distrettuale Antimafia. Nel novembre scorso, ad esempio, è stato arrestato Piero Cappello, ex direttore generale e presidente del Consorzio Asi di Caserta, successivamente responsabile dell’Ufficio Tecnico nel Comune di Calvi Risorta e dirigente del settore Lavori Pubblici nel Comune di Cesa. Le indagini della Dda di Napoli hanno rivelato presunte gare d’appalto truccate con l’alterazione dei dati trasmessi all’Asmel, beneficiando l’imprenditore Raffaele Pezzella di Casal di Principe e l’imprenditore Tullio Iorio di San Cipriano d’Aversa, anch’essi arrestati. La magistratura si è concentrata su due appalti in particolare: il rifacimento di una strada nel territorio caleno e l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico di una scuola di Calvi Risorta. I prossimi tre mesi saranno decisivi per il futuro dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Lombardi. Se la commissione dovesse confermare i legami tra l’ente municipale e le organizzazioni criminali nella gestione degli appalti, l’attuale consiglio comunale non potrà continuare, ma sarà inevitabile il suo scioglimento per infiltrazioni.

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