Il Baianese è una nuova risorsa idrica per l’Irpinia. Uno studio ha rivelato nuove prospettive sull’utilizzo delle acque sotterranee della zona. L’obiettivo della ricerca era quello di caratterizzare l’acquifero carsico pedemontano per valutare la ricarica delle acque sotterranee, la produttività dell’acquifero e la qualità delle acque. I risultati hanno mostrato la presenza di un’importante falda idrica a una profondità di circa trenta metri sul livello del mare.

Lo studio ha rivelato che l’acquifero carsico pedemontano del Mandamento di Baiano ha una ricarica annua media di 900 litri al secondo e una ottima qualità delle acque sotterranee. Le analisi chimiche e microbiologiche effettuate dal 2018 al 2023 hanno evidenziato la presenza di acque di alta qualità. Le acque presentano una composizione chimica correlata alla natura delle rocce serbatoio e ai processi di circolazione idrica. Le acque profonde sono più calde e mineralizzate rispetto a quelle delle sorgenti di alta quota, a causa del maggior tempo di permanenza nell’acquifero. Tutte le acque analizzate presentano un’elevata qualità microchimica e microbiologica e sono adatte al consumo umano.

La Piana della Bassa Irpinia, che comprende i centri urbani del Mandamento di Baiano, riceve una grande quantità di acque sotterranee provenienti dai Monti di Avella. Questa catena montuosa, una delle più imponenti dell’Appennino meridionale, occupa una superficie di circa 370 chilometri quadrati e interessa tutte e cinque le province della Campania. Nonostante l’importanza idrogeologica di questa zona, non erano stati condotti studi dettagliati in passato.

Lo studio è stato motivato dalla mancanza di dati di base ottenuti da perforazioni. Negli ultimi anni, diversi pozzi profondi sono stati realizzati per scopi idropotabili e industriali, permettendo così di condurre uno studio pubblicato su una rivista scientifica di rilievo. I risultati aprono nuove prospettive sull’utilizzo delle acque sotterranee dell’Appennino meridionale come risorse idriche per soddisfare i fabbisogni locali, mitigare gli effetti delle variazioni del regime sorgivo e rendere i sistemi di rete più resilienti ai cambiamenti climatici.

Tuttavia, è importante monitorare costantemente i prelievi idrici per evitare sovrasfruttamento e interferenze con le acque superficiali, i centri abitati e le attività umane. È necessario considerare il bilancio idrico dell’acquifero dei Monti di Avella e controllare attentamente la risorsa idrica per prevenire fenomeni di crisi legati al cambiamento climatico.

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