L’Amministrazione comunale di Forio ha avviato il processo preliminare per il progetto di messa in sicurezza dell’area pedemontana e montana, che è stata considerata pericolosa a causa delle forti piogge del 26 novembre 2022. L’intervento è stato incluso tra quelli urgenti indicati da Legnini. La Giunta ha approvato il Documento d’indirizzo alla Progettazione (D.I.P.) relativo al “Taglio vegetazionale, disgaggio, stabilizzazione e trasporto dei materiali litoidi e biomasse area pedemontana e montana del Monte Epomeo”.

Nella premessa della delibera si fa riferimento alla relazione istruttoria del I Settore, che ricorda come “a seguito dell’alluvione del 26.11.2022, l’area pedemontana e montana del Monte Epomeo ha subito una serie di dissesti con crolli e un aumento della suscettibilità alla movimentazione di diverse masse rocciose”. Richiamando l’Ordinanza del Commissario Straordinario n. 16 del 7 dicembre 2023 “Presa d’atto dell’approvazione del piano degli interventi urgenti rimodulato e ridefinizione fabbisogni degli interventi di somma ed estrema urgenza previsti nel Piano degli interventi”, che ha riconosciuto un finanziamento di 1.500.000 euro per l’intervento.

Gli interventi da realizzare consistono in opere di protezione passive per assorbire le energie cinetiche derivanti dal moto di caduta di massi instabili, dando la preferenza a barriere paramassi di tipo elastico sui versanti e barriere per colate detritiche nella valle; interventi di consolidamento utilizzando reti metalliche a doppia torsione, che rappresentano un intervento attivo rispetto alle problematiche riscontrate; interventi di disgaggio per rimuovere blocchi e speroni instabili. Il I Settore ha redatto il Documento d’indirizzo alla Progettazione, che è un passo preliminare alla fase successiva di progettazione. L’importo totale è pari al finanziamento riconosciuto, ovvero 1.500.000 euro, di cui 925.000 euro per i lavori a base d’asta. Contestualmente all’approvazione del D.I.P., la Giunta ha nominato l’ing. Mauro Pizzuti Miragliuolo come responsabile unico del procedimento.

Nel D.I.P., riguardo all’area di intervento, si afferma che “gli interventi sono finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico legato all’instabilità di alcuni costoni rocciosi situati in via Corbaro nel comune di Forio. Questa arteria è uno snodo strategico della viabilità comunale, in quanto rappresenta l’unica strada di collegamento tra il centro di Forio e la frazione di Santa Maria al Monte”.

In particolare, “nell’area di intervento, il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico della UoM Regionale della Campania Centrale individua zone caratterizzate da rischio di frana molto elevato (R4) ed elevato (R3). Dal punto di vista delle caratteristiche dei materiali interessati, il basamento vulcanico è considerato una roccia tenera con elevata resistenza e scarsa deformabilità, il cui comportamento è principalmente influenzato dalla frequenza e geometria delle discontinuità primarie e secondarie che possono causare la formazione di blocchi instabili. Ciò comporta una significativa suscettibilità all’innesco di fenomeni di crollo con possibili interessamenti dei nuclei abitati sottostanti”.

Per quanto riguarda le tipologie di interventi previsti, si prevede il consolidamento dei costoni rocciosi mediante posizionamento di reti metalliche a doppia torsione e barriere paramassi e per colate detritiche dopo la pulizia (disboscamento) e la rimozione di elementi lapidei a rischio di distacco imminente.

Gli interventi di mitigazione del rischio di frana e distacco di blocchi e massi rocciosi possono essere realizzati utilizzando “strutture di base”, che vengono comunemente utilizzate in vari tipi di sistemazioni. Queste strutture includono barriere paramassi, barriere per colate detritiche e reti metalliche a doppia torsione.

Pertanto, per la sistemazione dell’area in questione, si interverrà con queste modalità: sui versanti rocciosi del Monte Epomeo nella parte orientale saranno realizzate opere di protezione passive con barriere paramassi di tipo elastico e barriere per colate detritiche nella valle; sul costone roccioso nella parte settentrionale saranno effettuati interventi di consolidamento con reti metalliche a doppia torsione; in diverse aree saranno previsti interventi di disgaggio per rimuovere blocchi e speroni instabili, preceduti dalla pulizia delle aree interessate con il taglio di piante e vegetazione infestante, l’eliminazione di masse instabili di piccole dimensioni e il monitoraggio puntuale dello stato di suddivisione delle masse rocciose.

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