La criminalità legata al traffico e allo spaccio di droga sta aumentando, così come il pericolo della camorra che si è trasformata in un’impresa con gare pubbliche con l’assegnazione irregolare di milioni di euro. Inoltre, c’è il contrasto ai reati ambientali nel territorio campano, di competenza delle procure di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord. Il procuratore generale Antonio Gialanella ha affermato che la camorra non è solo un’anti-Stato, ma è diventata parte integrante del contesto imprenditoriale e politico-amministrativo, prosperando nella illegalità diffusa. Ha anche sottolineato che la criminalità comune, compresa quella minorile, non è separata dalla criminalità camorrista, ma ogni clan camorristico convive con il crimine comune nel proprio territorio, controllandolo e sfruttandolo. Questo porta ad un continuo disordine. Il presidente della Corte di Appello, Eugenio Forgillo, ha evidenziato che l’abuso di ufficio è una parte consistente delle indagini delle forze dell’ordine in questa zona.
Nell’ambito della lotta all’abbandono e all’incendio di rifiuti nella “Terra dei fuochi”, che coinvolge gran parte della provincia di Caserta, l’anno scorso sono state arrestate 4 persone in flagranza di reato e altre 152 sono state denunciate. Il procuratore generale ha anche parlato di altre forme di illegalità riscontrate dalle procure di Napoli Nord e Santa Maria Capua Vetere. In particolare, ha menzionato lo sfruttamento e gli infortuni sul lavoro come illeciti che rivelano un disprezzo per le norme di tutela, arrivando anche alla tratta di esseri umani e alla riduzione in schiavitù da parte delle mafie nigeriane a Castel Volturno. La relazione ha anche evidenziato le indagini sul crimine economico delle imprese, come la bancarotta, le truffe contro lo Stato, i reati contro la pubblica amministrazione e il riciclaggio. Gialanella ha sottolineato che la devastazione del territorio è un effetto dell’abusivismo edilizio favorito dalla complessità delle leggi. Ha aggiunto che in questa zona si giocano grandi interessi economici, in gran parte gestiti da imprese criminali, e si è rivelata l’illegalità delle azioni ostruzionistiche di molti comuni. La corruzione dei funzionari pubblici significa denaro dalle imprese edilizie criminali e voti dalla popolazione abusiva, e questa corruzione è collegata al controllo del territorio da parte della criminalità organizzata.
Sul fronte dei dati processuali legati all’economia delle imprese, la relazione ha evidenziato che dal 2019 al 2023 il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha registrato una contrazione numerica delle procedure pendenti civili, passate da 1.001 a 823. Ciò indica una riduzione del numero totale delle procedure fallimentari, delle pendenze ultradecennali e delle pendenze ultrasettennali. Tuttavia, si registra una carenza di giudici rispetto alla pianta organica del Tribunale. Nel settore civile, ci sono 27.000 processi pendenti rispetto ai poco più di 20.000 di Napoli Nord. In molti uffici si registra una riduzione delle pendenze finali, ad eccezione di Napoli Nord, Napoli e Nola.

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