Evasione fiscale: assolto imprenditore di Napoli per omesso versamento di iva ed accise
Un imprenditore di Napoli, attivo nel settore della produzione e vendita di liquido per le sigarette elettroniche, è stato processato per evasione fiscale di oltre 17 milioni di euro, tra iva ed accise non versate. La vicenda riguarda gli anni fiscali 2015, 2016 e 2017, durante i quali l’azienda, con sede legale a Napoli e punti vendita anche a Caserta, avrebbe omesso di versare l’iva e le accise. È importante sottolineare che si tratta di una pratica diffusa tra la maggior parte degli operatori del settore, che ritenevano le accise troppo elevate e avevano adottato una sorta di “mini tassa” in attesa di una regolamentazione.
La regolamentazione è arrivata alla fine del 2018, quando il governo ha stabilito le tabelle delle imposte, ritenute più sostenibili dagli operatori, e ha disposto la condonazione delle tasse degli anni precedenti con un versamento del 5% del dovuto, da effettuarsi in 10 anni. L’imprenditore sotto processo ha aderito a questa dilazione e il suo difensore, l’avvocato Nicola Musone, ha argomentato che il suo assistito ha dimostrato la volontà di regolarizzare la propria posizione con l’Erario, avendo ancora in corso il pagamento delle rate. Questa tesi ha convinto i giudici del tribunale di Napoli, che hanno assolto l’imprenditore perché il fatto non sussiste.
Questa sentenza solleva diverse questioni sulle pratiche di evasione fiscale diffuse nel settore delle sigarette elettroniche e sull’importanza di una regolamentazione chiara e sostenibile per gli operatori. È fondamentale che le aziende rispettino le norme fiscali e versino le tasse dovute, ma allo stesso tempo è necessario che le imposte siano proporzionate e non eccessivamente gravose per permettere lo sviluppo del settore. Speriamo che questa sentenza sia un punto di partenza per una maggiore trasparenza e regolarità nel settore delle sigarette elettroniche.