“Il giovane reggente del clan Mazzarella, Luciano Barattolo, ha pronunciato parole di minaccia e violenza nei confronti di un imprenditore del centro storico di Napoli. Dopo averlo picchiato e aver fatto pestare a sangue da alcuni suoi affiliati, Barattolo ha esortato l’uomo a consegnargli del denaro, altrimenti sarebbe stato ucciso. L’imprenditore edile ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto e ieri sono stati arrestati Barattolo e altre 12 persone legate ai clan Mazzarella, Buonerba di Forcella e Caldarelli delle Case Nuove.
Nelle oltre 90 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal giudice, Fabrizio Finamore, si trovano non solo le accuse dell’imprenditore coraggioso, ma anche una panoramica del contesto criminale del centro di Napoli e alcuni racconti inediti dei pentiti sulle alleanze dei clan e il potere dei Mazzarella.
Tornando alle minacce e all’estorsione nei confronti dell’imprenditore avvenute il 19 aprile 2023, Barattolo si è rivolto all’uomo con violenza: “Domani mattina, se non mi porti i 30mila euro, ti caccio di casa insieme a tua moglie e ai tuoi figli e ti schiaccio sotto un pullman”. Ha poi aggiunto: “Noi rischiamo la galera e tu vuoi fare le truffe?”.
La vittima è stata convocata tramite un messaggio WhatsApp e, una volta arrivata nel luogo indicato, è stata prima colpita da Barattolo con uno schiaffo e successivamente presa a calci e pugni dagli altri presenti, tra cui Vincenzo Caldarelli, Cristian Nunziata, Pasquale Casaburro e Rosario Ciro Mazio, quest’ultimo con il ruolo di sentinella per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine. Barattolo è stato molto diretto nelle sue minacce: “Vieni qua… vieni… mongolò… vieni… chi ti dà il coraggio di fare il nome dei Mazzarella vicino alla gente e sopra le case e altre cose?”.
Ha proseguito dicendo: “Hai già truffato una ragazza qui dentro, non le hai restituito i 3.500 euro… ti sto dicendo di portarmi i 30mila euro qui… Fate truffe alla gente, noi ci sporchiamo la faccia e voi state così… e la casa di Roberta non rimarrà bella… rispondi, rispondi… guardami… vai da Maurizio e digli di portarmi i soldi nel Connolo, altrimenti schiatterai tu e anche lui, via e dritti… hai capito?… mi devi portare i soldi altrimenti ti uccido…”.
Questo episodio evidenzia ancora una volta la presenza di organizzazioni criminali nel centro di Napoli e la loro volontà di estorcere denaro con violenza. È importante che le autorità continuino a combattere questi fenomeni e che le vittime si sentano incoraggiate a denunciare, come ha fatto l’imprenditore coraggioso che ha contribuito all’arresto di Barattolo e dei suoi complici.”