Il 2 febbraio 2024 sono scattati otto arresti per riciclaggio e frode fiscale a favore del clan dei Casalesi. L’impresa di smaltimento dei rifiuti, già coinvolta in passato per la presenza di un esponente del clan, avrebbe continuato a operare attraverso una nuova compagine, nell’interesse della criminalità organizzata.
Questa mattina, il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma, insieme al Comando Provinciale delle fiamme gialle di Caserta, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto persone accusate di appartenere a un’organizzazione dedita al riciclaggio e frode fiscale.
Secondo l’indagine, le otto persone sono collegate ad una società di gestione e smaltimento di rifiuti intestata a un prestanome, ma di fatto controllata da una famiglia vicina al clan dei Casalesi. Queste attività illegali avrebbero generato ingenti flussi finanziari, successivamente riciclati attraverso una rete di persone fisiche e giuridiche connesse tra loro.
L’impresa di smaltimento dei rifiuti, già oggetto di provvedimenti antimafia per la presenza di un socio del clan dei Casalesi, avrebbe continuato a operare attraverso una nuova compagine, sempre nell’interesse della criminalità organizzata.
Il provvedimento è stato preso in seguito alle prove raccolte contro un gruppo di imprenditori con base a Caserta, che si dedicava in modo sistematico alla commissione di reati tributari.
Questa operazione dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità organizzata e il suo coinvolgimento in attività illecite come il riciclaggio e la frode fiscale. È fondamentale continuare a combattere questi fenomeni per garantire la legalità e la giustizia nella società.