Manifesti diffamatori affissi davanti al tribunale di Torre Annunziata, rinviato a giudizio il 57enne di Pimonte

Il tribunale di Roma ha rinviato a giudizio l’unico indagato dopo la comparsa di manifesti diffamatori affissi di fronte al tribunale di Torre Annunziata. Si tratta di Raffaele Aiello, il fratello di Sara Aiello, donna scomparsa nel 2015 a Pompei. I manifesti contenevano pesanti accuse nei confronti del procuratore capo Fragliasso e dei pm Prisco e Riccio. Inizialmente si temeva che potesse trattarsi di minacce legate alla criminalità organizzata, ma le indagini hanno portato a una diversa direzione. Gli investigatori hanno notato una connessione con il caso della scomparsa di Sara Aiello, e in particolare con le perplessità e le critiche sollevate dal fratello Raffaele nei confronti delle indagini condotte dalla procura di Torre Annunziata. A seguito di una perquisizione domiciliare, il tribunale di Roma ha deciso il rinvio a giudizio di Aiello per diffamazione aggravata. L’uomo si difende dicendo di essere estraneo ai fatti e di lottare per ottenere giustizia. Tuttavia, dovrà affrontare il processo che avrà inizio a settembre 2025. Aiello lamenta la lentezza della giustizia italiana e sottolinea che nel caso del processo per omicidio colposo del marito di Sara, il fattore tempo ha influenzato negativamente il risultato del processo.

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