Capri. Un importante reperto archeologico è stato recuperato dai fondali della Grotta Azzurra di Capri. Si tratta di un blocco calcareo lavorato, che risale probabilmente all’epoca dell’antica Roma. L’iniziativa è stata promossa dalla Soprintendenza Abap per l’Area Metropolitana di Napoli, sotto la guida del soprintendente Mariano Nuzzo. I carabinieri del Nucleo Subacqueo, con l’assistenza del Nucleo Tutela Beni Culturali, si sono immersi ieri sui fondali dell’antro di Tiberio e, dopo una serie di operazioni, hanno effettuato il recupero del reperto.

Dopo essere stato riportato a galla, il blocco è stato trasferito all’interno dello spazio aperto del Comune di Capri, dove è rimasto custodito in attesa che la soprintendenza decida il luogo definitivo in cui collocarlo.

Questo ritrovamento rappresenta un importante contributo alla conoscenza della storia di Capri e dell’antica Roma. La Grotta Azzurra, infatti, è un luogo di grande valore archeologico e storico, che continua a restituire testimonianze del passato. Grazie a questa scoperta, potremo approfondire la comprensione della vita e delle attività svolte dai romani sull’isola.

La Soprintendenza Abap per l’Area Metropolitana di Napoli svolge un ruolo fondamentale nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale della regione. I carabinieri del Nucleo Subacqueo e del Nucleo Tutela Beni Culturali, invece, rappresentano una preziosa risorsa per la salvaguardia delle testimonianze storiche presenti sul fondale marino.

È importante sottolineare l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio culturale, in quanto rappresenta un’opportunità per la promozione turistica e per la crescita economica del territorio. Inoltre, il recupero di reperti archeologici consente di approfondire la conoscenza della storia e delle tradizioni del nostro paese.

Nel caso specifico di Capri, la scoperta di questo blocco calcareo lavorato rappresenta un motivo di orgoglio per l’intera comunità. La Grotta Azzurra è una delle principali attrazioni turistiche dell’isola, e ogni ritrovamento archeologico contribuisce a rendere ancora più affascinante la sua storia.

In attesa della decisione della soprintendenza sul luogo definitivo di esposizione del reperto, possiamo già immaginare l’importanza che avrà per gli studiosi e per tutti coloro che sono interessati alla storia di Capri e dell’antica Roma. Speriamo che questo ritrovamento possa essere valorizzato al meglio, affinché possa essere ammirato e studiato da un pubblico sempre più vasto.

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