Il giornalista professionista Vincenzo Casciello, noto come Enzo, è stato coinvolto nell’inchiesta giudiziaria che sta sconvolgendo la movida salernitana. Casciello, famoso per le sue doti professionali nel campo del giornalismo sportivo, si trova attualmente agli arresti domiciliari con altre persone coinvolte nell’indagine. Le accuse sono gravi e comprendono associazione per delinquere, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e violazione degli obblighi di comunicazione previsti dal codice antimafia.

La stampa locale ha pubblicato i nomi degli indagati senza fornire alcuna spiegazione o difesa a Casciello. Il principio del diritto-dovere di informare ha prevalso, schiacciando il giornalista come se fosse stato investito da un rullo compressore. Mi chiedo dove siano finiti i tanti giornalisti salernitani, soprattutto gli amici di una vita, che non hanno speso neanche una parola in favore del collega. È come se tutti considerassero Casciello un criminale, nonostante fino a poco tempo prima fosse ancora presente nei salotti del giornalismo locale.

Enzo Casciello, come tutti noi, ha pregi e difetti, ma non può essere paragonato a un criminale abituale per qualche suo eventuale difetto. È importante che la giustizia venga fatta e che i suoi avvocati riescano a dimostrare la sua innocenza. Per quanto mi riguarda, Casciello è una persona perbene e innocente fino a prova contraria. Spero che la matassa si possa sciogliere presto e che possa dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli vengono addebitati.

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