Quindici giorni per mettere in sicurezza la chiesa del Carmine ad Aversa. Questo è l’ordine emesso dal Comune nei confronti della diocesi, dopo che la chiesa è stata sequestrata per motivi di inagibilità. La Procura del tribunale di Napoli Nord, insieme ai carabinieri, ai vigili del fuoco e alla sovrintendenza, ha deciso di apporre i sigilli sulla struttura, volendo garantire la sicurezza della comunità.

L’ordinanza, firmata dal subcommissario prefettizio al Comune di Aversa Eugenio Riccardelli, è stata inviata al vescovo Angelo Spinillo, legale rappresentante della Diocesi di Aversa. Il vescovo, infatti, possiede l’uso della chiesa del Carmine grazie ad una concessione del ministero delle Finanze, che è il proprietario della struttura. Tuttavia, secondo la diocesi, la chiesa sarebbe diventata di fatto un cantiere, senza mai essere restituita alla diocesi nonostante i lavori che necessitava.

Da qualche settimana un gruppo di volontari si era già occupato dell’apertura della chiesa di San Domenico, ripulendola a proprie spese e promuovendo la raccolta di materiale edilizio necessario attraverso i social media. Questa azione sembra aver infastidito qualcuno che ha segnalato la situazione alla Procura di Aversa, che ha incaricato i carabinieri di effettuare i controlli necessari. Il 5 febbraio scorso, i militari, insieme ai vigili del fuoco, hanno effettuato una verifica statica sulla chiesa.

Durante il sopralluogo, è emerso che la facciata principale presenta delle lesioni importanti. All’interno della chiesa sono stati trovati materiali edili e attrezzature di lavoro. Si è anche constatato che l’edificio sacro versa in uno stato di degrado generale, con lavori di consolidamento strutturali precedenti al terremoto del 1980. Sono visibili segni di infiltrazioni d’acqua e lesioni nella volta centrale. Inoltre, l’edificio dell’ex convento, di proprietà demaniale, presenta delle criticità come la mancanza di infissi esterni e protezioni anti-caduta, nonché un solaio parzialmente crollato e segni di infiltrazioni d’acqua.

Tre famiglie sono state vietate di utilizzare una scala in quest’area. Ora, la diocesi ha quindici giorni per mettere in sicurezza la chiesa del Carmine e garantire la sua agibilità. Sarà necessario intervenire per risolvere i problemi strutturali e migliorare la situazione generale dell’edificio. Solo dopo questi interventi la chiesa potrà essere riaperta e tornare a essere a disposizione della comunità.

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